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In alcuni casi le dimissioni volontarie, per essere efficaci, necessitano del rispetto di una procedura di convalida rafforzata da svolgere obbligatoriamente presso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. In questo caso il lavoratore non ha l’obbligo di presentare le dimissioni on line ma deve provvedere a comunicare, per iscritto, la volontà di recedere dal rapporto di lavoro al proprio datore di lavoro e poi convalidare questa volontà tramite un colloquio presso l’INL. Questa previsione si applica non soltanto nel caso, più tipico e diffuso, delle lavoratrici in maternità, ma anche al ricorrere di altre fattispecie e in alcuni casi a tutela del lavoratore. In capo al datore di lavoro è invece previsto l’obbligo di corrispondere al lavoratore l’indennità sostitutiva di preavviso, nonché di versare il ticket NASpI. Vediamo tutti i casi previsti dalla legge.
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