5 aprile 2012

I voucher cambiano taglia

Disponibili nel valore nominale di € 10, € 20 e € 50 e hanno una validità massima di due anni

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – L’INPS, dopo aver raggiunto l’accordo con Poste Italiane S.p.a., estendendo di fatto la possibilità di acquistare i voucher (c.d. buoni lavoro) presso tutti gli uffici postali italiani, ha rivisitato il suo valore nominale di acquisto. Infatti, a partire dal mese di marzo, i buoni lavoro potranno essere acquistati a un valore nominale di € 10, € 20 e € 50, con validità massima di 2 anni. Ciascuna taglia, inoltre, sarà identificata da una numerazione ben precisa, ovvero: quelli da € 10 iniziano con il numero 3; quelli da € 20 iniziano con il numero 4; mentre quelli da € 50 iniziano con il numero 5. Lo comunica l’INPS con il messaggio n. 3846/2012.

La gestione dei voucher –Al fine di gestire al meglio la vendita dei buoni lavoro, Poste Italiane S.p.a. si affida a un sistema di gestione misto, ovvero a metà strada tra l’attuale procedura di gestione prevista dall’INPS e quelli previsti dai tabacchini abilitati e gli sportelli bancari del circuito Banche popolari.Dunque, prima dell’inizio della prestazione e dal giorno successivo all’acquisto, il datore di lavoro deve comunicare il proprio codice fiscale, tipologia di attività svolta, i dati anagrafici del prestatore, il luogo del lavoro, la data d’inizio e fine della prestazione, tramite i seguenti canali: Contact Center al numero 803.164; sul sito dell’INPS; oppure presso una sede territorialmente competente dell’INPS. Qualora vi siano eventuali variazioni rispetto all’inizio o la fine del periodo di prestazione, il committente dovrà tempestivamente comunicarlo mediante i predetti canali.

La riscossione – I buoni lavoro potranno essere riscossi dal secondo giorno successivo alla fine della prestazione lavorativa e si ha massimo due anni di tempo per renderlo pagabile. Essi riguardano tutti i voucher acquistati dal 1° gennaio 2012, tuttavia per consentire la riscossione dei voucher non ancora portati all’incasso è previsto un periodo transitorio fino al 30 giugno 2012. Inoltre, ai fini della riscossione, il prestatore dovrà presentare presso l’ufficio postale la propria tessera sanitaria, per la verifica del codice fiscale, a partire dal secondo giorno successivo alla fine della prestazione del lavoro occasionale. Nel caso in cui l’operatore postale rileva una incongruità, il prestatore dovrà rivolgersi alla sede INPS territorialmente competente per risolvere il problema. Si precisa che i buoni lavoro in eccesso, e dunque non sfruttati, potranno essere rimborsati.

La funzionalità – Infine, in occasione dell'ampliamento degli sportelli bancari abilitati al servizio voucher, sono state introdotte alcune nuove funzionalità che rendono più accessibili i buoni lavoro. In particolare, è stato:
- aumentato il limite di importo per ciascuna operazione di acquisto fino a € 5.000, invece dei € 2.000 finora consentiti;
- resa possibile la riscossione dei voucher dopo 24 ore dal termine della prestazione, invece delle 48 ore successive alla fine della prestazione finora previste.
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