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Premessa – É questa l’ultima novità ideata dall’Istituto di previdenza con lo scopo di raggiungere anche i più giovani che sono in cerca di un lavoro occasionale/accessorio. Dopo la pagina dedicata al riscatto della laurea, l’INPS, nel continuo processo di ricerca di ulteriori canali di comunicazione e condivisione, ha pensato bene di raddoppiare la sua presenza sul più famoso social network: Facebook. Tale mezzo di comunicazione va ovviamente ad aggiungersi ai canali istituzionali tradizionali normalmente utilizzati dall’Istituto previdenziale. Lo comunica l’INPS con un comunicato stampa diffuso in data 21 novembre 2011.
Modalità operative – Accedere alla pagina dedicata ai buoni lavoro è semplicissimo. Basta avere, ovviamente, un profilo Facebook, dal quale occorre digitare nell’apposito box di ricerca “Buoni lavoro”, e cliccare su “mi piace” per ottenere le informazioni cercate.
I voucher - I buoni lavoro (o voucher) rappresentano un sistema di pagamento del lavoro occasionale/accessorio, cioè di quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario. Nato originariamente per supportare il settore agricolo, soprattutto per il periodo della vendemmia e destinato inizialmente ai soli studenti di età compresa tra i 16 anni e i 25 anni, il sistema dei buoni lavoro è stato successivamente esteso a numerosi settori produttivi e ad altre tipologie di prestatori. Oggi, tale sistema offre indubbi vantaggi, sia per il committente che per il prestatore:
- per il committente vi è la possibilità di beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza dover stipulare alcun tipo di contratto;
- il prestatore, invece, può integrare le sue entrate attraverso le prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. Il compenso dei buoni lavoro è totalmente cumulabile con i trattamenti pensionistici.
Le nuove funzionalità – Di recente, l’Istituto previdenziale ha introdotto delle nuove funzionalità che rendono più accessibili i buoni lavoro, sia per il committente che per il prestatore:
- aumento del limite di importo per ciascuna operazione di acquisto a 5.000 euro, invece dei 2.000 finora consentiti;
- riscossione dei voucher dopo 24 ore dal termine della prestazione, invece delle 48 ore successive la fine della prestazione finora previste.
I dati – Il 2011 ha rappresentato senza dubbio un vero e proprio boom per i buoni lavoro, tornando prepotentemente ad assumere una notevole importanza come mezzo di pagamento scelto fra i committenti ed i prestatori. Infatti, gli ultimi dati disponibili dimostrano che si è registrato un incremento dell’87,4% rispetto al 2010, vendendo oltre 11 milioni e mezzo di voucher (24.647.423 da quando sono stati introdotti). Nel dettaglio, dal 1° agosto a fine ottobre dell’anno in corso, i buoni lavoro venduti sono stati oltre 4 milioni. Questi dati dimostrano senz’altro la soddisfazione delle parti nell’utilizzo di questo mezzo di pagamento, il quale ora più che mai è alla portata di tutti.