Continua incessante il pressing di Cna professioni al fine di migliorare l’universo delle professioni non ordinistiche. Alcune delle modifiche hanno trovato già accoglimento nella recente Legge di Stabilità (L. n. 208/2015) e altre nel Jobs Act dei lavoratori autonomi (in via di definizione), tuttavia molto deve essere ancora fatto per garantire a tali lavoratori (almeno) le stesse tutele di coloro che sono iscritti agli Albi professionali. “In tal senso, lo Statuto dei lavoratori autonomi (AS 2233) può essere il veicolo normativo opportuno al fine di dare la giusta valorizzazione all'intero settore professionale”, ha evidenziato Falcone che nel suo intervento ha posto particolare accento sulla necessità di intervenire anche sul fronte previdenziale con la graduale riduzione al 24% dell'aliquota contributiva della Gestione Separata INPS e in materia di IRAP con l'esenzione per i professionisti.
Sul punto, si ricorda che per i lavoratori autonomi “c.d. senza cassa”, titolari di partita IVA, il Governo ha bloccato per quest’anno (terzo anno consecutivo) l’aliquota contributiva al 27,72%, non trovando applicazione l’aumento di un punto percentuale come previsto dal “Decreto Milleproroghe” (L. n. 11/2015).
Il progressivo incremento dell’aliquota contributiva IVS degli iscritti alla Gestione Separata INPS, destinata ad arrivare al 33,72% nel 2018, fa parte della tabella di marcia introdotta dalla Riforma Fornero (art. 2, comma 57, L. n. 92/2012), successivamente modificata dal D.L. Sviluppo (art. 46-bis, comma 1, lett. g, del D.L. n. 83/2012, convertito nella L. n. 134/2012), dalla Legge di Stabilità 2014 (art. 1, comma 491 e 744 della L. n. 147/2013) dal Decreto Milleproroghe (art. 10-bis del D.L. n. 192/2014) e da ultimo dalla Legge di Stabilità 2016.
A tal proposito, si ricorda che il “Decreto Milleproroghe” (L. n. 11/2015) all’art. 10-bis ha previsto che: “Per i lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, iscritti alla Gestione Separata di cui all'articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335, che non risultino iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, l'aliquota contributiva, di cui all'articolo 1, comma 79, della Legge 24 dicembre 2007, n. 247, e successive modificazioni, è del 27 per cento per gli anni 2014 e 2015, del 28 per cento per l'anno 2016 e del 29 per cento per l'anno 2017”.
Ora, considerato l’elevato carico contributivo, la Cna Professioni si è attivata affinché il sistema previdenziale venga equiparato a quello degli artigiani ed esercenti attività commerciali, mediante il decremento di un punto percentuale annuo, fino ad arrivare al 24%.
Esenzione Irap – Anche sul fronte fiscale si è avvertita la necessità di intervenire con delle misure ad hoc per venire incontro alle esigenze dei professionisti; misure, tra l’altro, alcune delle quali suggerite dalla Lapet che da mesi segue con costanza l’andamento dei lavoratori del Jobs Act dei lavoratori autonomi.
Nel dettaglio, in materia di IRAP, il Presidente della Lapet Falcone ha aggiunto: “Seppure abbiamo ottenuto un aumento della franchigia a 13 mila euro, continuiamo a ritenere l'intervento insufficiente. Per questo sosteniamo l'introduzione di parametri che definiscano il concetto di autonoma organizzazione tali da escludere i professionisti dall'applicazione dell'IRAP. La giurisprudenza ha ormai di fatto sancito questa esclusione, ma l'area dei requisiti per poter accedervi risulta tutt'altro che chiara”.