29 febbraio 2012

Lavoro. Liberalizzati lavoratori rumeni e bulgari

Il 31.12.2011 è scaduta la proroga che obbligava i lavoratori bulgari e rumeni a svolgere solo talune attività lavorative

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – Buone nuove per i lavoratori rumeni e bulgari. Infatti, il 31 dicembre 2011, dopo cinque anni di proroghe, è definitivamente scaduto il periodo transitorio che limitava di fatto l’accesso al mercato di lavoro nei confronti dei lavoratori subordinati della Romania e Bulgaria. Lo comunica l’INPS con il messaggio n. 3338 del 27 febbraio 2012.

La limitazione – Lo Stato italiano, con la L. n. 16/2006, ha ratificato il Trattato di adesione delle Repubbliche bulgara e rumena all’UE, a decorrere dal 1° gennaio 2007. Al contempo, però, per quanto riguarda l’accesso al lavoro subordinato, il Governo decise di avvalersi di un regime transitorio, inizialmente fissato di un anno, che prevedeva una sostanziale limitazione nello svolgimento della loro attività lavorativa. In pratica, vi era l’immediata apertura solo per determinate tipologie di lavoro ovvero agricolo e turistico alberghiero, lavoro domestico e di assistenza alla persona (colf e badanti), edilizio, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale e settore marittimo.

La proroga – Nel corso degli anni, però, il M.L.P.S. ha più volte prorogato il regime transitorio. Infatti, la decisione politica presa dal Governo è stata prolungata per ben cinque anni, fino al 31 dicembre 2011, ovvero quando il 3 febbraio scorso il Ministero del Lavoro ha comunicato che l’Italia intendeva definitivamente cessare tale regime transitorio.

La liberalizzazione – Dunque, con tale decisione, e per effetto del meccanismo automatico previsto dal trattato di adesione all’UE dei predetti Stati, a decorrere dal 1° gennaio 2012, le limitazioni all’accesso al lavoro nei settori produttivi per i quali operava la restrizione devono intendersi decadute. Alla luce di ciò, da quest’anno, anche per le iscrizioni dei rapporti di lavoro dei lavoratori bulgari e rumeni relativi ai settori che fino al 31 dicembre 2011 non erano stati liberalizzati, ai fini della copertura previdenziale e assistenziale, non è più necessaria l’esibizione del nulla osta al lavoro rilasciato dallo Sportello unico per l’immigrazione. Infine, l’INPS rammenta che i lavoratori autonomi provenienti dalla Bulgaria e Romania hanno avuto libero accesso al mercato del lavoro già a decorrere dal 1° gennaio 2007.
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