1 dicembre 2014

Legge di Stabilità 2015. Incentivate le pensioni in anticipo

Stop alle penalizzazioni per coloro che vanno in pensione, avendo maturato i requisiti pensionistici, prima dei 62 anni

Autore: Redazione Fiscal Focus
Premessa – L’iter di conversione in legge della Ddl Stabilità 2015 porta con sé interessanti emendamenti sul fronte lavoro. Due su tutti riguardano: le pensioni in anticipo e le pensioni d’oro. Infatti, vengono eliminate le penalizzazioni introdotte dalla Riforma Monti-Fornero (L. n. 214/2011) per chi decideva di andare prima dei 62 anni in pensione pur avendo raggiunto l’anzianità contributiva. La misura avrà effetto sulle pensioni a partire dal 2015 e si applicherà a quanti matureranno il requisito di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 2017. Sul fronte delle pensioni d’oro invece, arriva un tetto per gli assegni previdenziali di medici, professori universitari, magistrati e grand commis, anche "quelli già liquidati" ma "dal 2015”.

Pensione in anticipo –
La manovra “Salva Italia” (L. n. 214/2011) all’art. 24 ha introdotto delle penalizzazioni per chi si colloca a riposo al di sotto dei 62 anni di età. Infatti, coloro che maturano i requisiti dal 2012 in poi ed andranno in pensione anticipata con meno di 62 anni, subiranno una penalizzazione sull'importo retributivo, dell'1% per ogni anno di anticipo fino a due anni; del 2% se gli anni di anticipo superano i 2. Se l'anno di anticipo non è "intero", la percentuale sarà calcolata in proporzione ai mesi. Ciò comporta l’impossibilità di licenziare per sopraggiunti limiti di età i dipendenti beneficiari della norma, fino al 70esimo anno di età, salvo successivi adeguamenti della speranza di vita stimata dall’Istat. Ora, un emendamento del Governo elimina le penalizzazioni per coloro che decideranno di lasciare il posto di lavoro prima dei 62 anni, avendo naturalmente totalizzato i requisiti minimi richiesti. In base a quanto previsto dal testo dell’emendamento, la misura – stimata in circa 15 milioni di euro nel solo 2016 – si applicherà per le pensioni erogate a partire dal prossimo gennaio, per i soli soggetti che raggiungano il minimo di anzianità contributiva entro la fine del 2017.

Pensioni d’oro –
Sul fronte delle pensioni d’oro invece, è stato approvato l’emendamento del Governo che rivede la legge Fornero sulle “pensioni d'oro” degli alti funzionari di Stato. In particolare, è stato stabilito che con il passaggio al nuovo sistema contributivo gli assegni non possono essere di importo superiore rispetto a quelli calcolati con il vecchio sistema retributivo. Quindi, i lavoratori occupati prima del 1996 non possono maturare una pensione superiore a quella calcolata con la regola retributiva. Tale limite si applicherà su tutti i trattamenti pensionistici, anche “quelli già liquidati”, ma “a decorrere dal 2015”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy