12 marzo 2015

Liberi professionisti. L’INPS conferma l’aliquota al 27,72%

Per l’anno 2015, i liberi professionisti senza cassa pagheranno il 27,72%, anziché il 30,72% previsto

Autore: Redazione Fiscal Focus
È arrivata la conferma anche dall’INPS in merito al blocco dell’aliquota contributiva in favore dei liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie. Per quest’anno, infatti, così come per l’anno scorso, tale aliquota rimane fissata al 27,72%.

A prevederlo è il c.d. “Decreto Milleproroghe” (art. 10-bis del D.L. n. 192/2014), che sottrae temporaneamente i professionisti “senza cassa” alla tabella di marcia prevista dalla Riforma Fornero (art. 2, comma 57, L. n. 92/2012). Si ricorda che per quest’anno si doveva pagare il 30,72%.
Quindi il suddetto decreto, da un parte, congela per il 2015 l’aliquota contributiva al 27,72% e, dall’altra, riscrive la tabella di marcia per portare a regime l’aliquota al 33%.

A ricordarlo è l’INPS con la circolare n. 58 di ieri.

Campo di applicazione – L’intervento interessa esclusivamente i liberi professionisti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie. Nessun blocco si è registrato invece, per i titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria. Per questi ultimi, infatti, l’aliquota di riferimento per il 2015 è salita di 1 punto percentuale e mezzo, attestandosi al 23,5%, in luogo del 22% previsto.

Nulla di nuovo per gli altri iscritti alla Gestione separata INPS in via “esclusiva”, per i quali l’aliquota è salita al 30,72% per quest’anno.

Tabella di marcia – Il blocco dell’aliquota riscrive anche le tappe per l’allineamento, a regime, dei contributi al 33%. In base alle nuove disposizioni, l’incremento contributivo per quest’anno e per gli anni a venire è così stabilito: 27,72% per il 2015; 28,72% per il 2016; 29,72% per il 2017; mentre dal 2018 salirà al 33,72%.

Contributi minimi
– A essere modificati sono anche i contributi minimi che, per quest’anno, ammontano a:
3.653,78 euro, per i titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria;
4.309,91 euro, per i lavoratori non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie.
A tal proposito, si rammenta che il minimale di reddito è pari a 15.548 euro. Quindi, per vedersi riconosciuto un anno intero di contributi è necessario guadagnare almeno 1.295,67 euro mensili. Chi guadagnerà meno di tale soglia minima, avrà contrazione dei mesi accreditati in proporzione al contributo versato.
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