25 agosto 2016

Pacchetto famiglia: in arrivo aiuti per le giovani coppie

Estensione del bonus bebè, voucher ad hoc per gli asili nido e sconti fiscali: ecco le misure in favore delle famiglie nella prossima legge di bilancio

Autore: REDAZIONE FISCAL FOCUS
Il governo tende la mano alle giovani coppie. Infatti, il Ministro per gli Affari Regionali, Enrico Costa, ha annunciato di voler presentare per il prossimo 13 settembre una legge delega che prevede una serie di misure volte ad aiutare le famiglie e soprattutto le giovani coppie. Gli interventi potrebbero confluire in parte o in toto nella prossima Legge di Stabilità. Il Piano, attualmente, verte su tre misure principali: rafforzamento del bonus bebè, mediante una sua estensione di fruibilità anche alle madri in gravidanza già prima della nascita dei bambini, voucher ad hoc per gli asili nido, infine, sconti fiscali su acquisti di prodotti per la prima infanzia. Si tratterebbe, dunque, di un intervento piuttosto “organico” – come ha sottolineato lo stesso Ministro Costa – incentrato a razionalizzare e riordinare le normative in favore dei nuclei famigliari; anche perché – sottolinea Costa – attualmente vi è “Un disordine normativo dovuto forse anche a un eccesso di interventismo”.

Non sono ancora chiari i criteri di accesso ai benefici, ma sicuramente i parametri da considerare saranno come di consueto quello del reddito, età e numeri di componenti del nucleo familiare. Ma quanto investirà lo Stato nel pacchetto famiglia? Anche su questo punto il Ministro Costa non ha voluto sbilanciarsi, il quale si è limitato ad affermare che le misure saranno strutturale in modo tale da poter contare sui sostegni nel corso degli anni.

Taglio del cuneo fiscale – Altro cavallo di battaglia della Legge di Stabilità 2017, ma anche delle Manovre Finanziarie degli ultimi anni, è il taglio del cuneo fiscale. Obiettivo, questo, che potrebbe essere raggiunto da due interventi ritenuti ormai i capi saldi della nuova legge di bilancio, ossia: il rinvigorimento della tassazione agevolata sui premi di risultato legati alla contrattazione aziendale o territoriale e la nuova proroga dell’esonero contributivo per chi assume personale con contratto a tempo indeterminato. Tutto ciò, dovrebbe portare a un alleggerimento del costo del lavoro e riduzione dei contributi previdenziali.

L’idea sarebbe quella giusta, ma a mettere nero su bianco ce ne vuole, e soprattutto ci vogliono le risorse finanziarie, che per il momento non sono molti nonostante la spending review. Tutto dipenderà da Matteo Renzi, che a fine settembre dovrà decidere quanto investire tenendo conto del nuovo quadro macro-economico con la Nota di aggiornamento del Def predisposto nella scorsa primavera.

Dirigenza pubblica – Intanto, oggi, nel CdM è atteso il decreto per misurare le performance dei dirigenti, che fa parte della delega della pubblica amministrazione. In sostanza si vorrebbe aprire una corsia preferenziale per i dirigenti di prima fascia nei bandi pubblicati dalla loro amministrazione di provenienza. Quindi, si dovrebbe tenere conto, in caso di futuri incarichi, della carriera già svolta in posizioni apicali, soprattutto quando ha avuto una durata superiore a una certa soglia. Altro provvedimento che dovrebbe trovare spazio è la valutazione delle prestazioni dei dirigenti, la quale dovrebbe essere più precisa servendosi anche di una griglia di indicatori in grado di valutare tutti gli aspetti dell’attività del dirigente.
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