2 luglio 2016

VII Festival del lavoro: welfare e politiche attive al centro

Autore: REDAZIONE FISCASL FOCUS
Premessa – Il VII Festival del Lavoro, che vedrà la sua conclusione oggi, ha trattato finora tantissimi temi. Infatti all’interno del Centro congressi Angelicum presso la Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, numerose sono state le aule tematiche e gli incontri, i dibattiti e le proposte trattate.

Welfare aziendale come volano di crescita - La recente Legge di Stabilità ha affidato ai Consulenti del Lavoro un ruolo di primaria importanza all’interno del core business delle aziende: ossia cercare di creare una contrattazione collettiva ad hoc alle imprese per abbattere il costo del lavoro. Infatti, in un contesto nel quale i maggiori incentivi a livello nazionale andranno tra non molto ad esaurirsi, ecco che la contrattazione collettiva di prossimità (territoriale e aziendale) diventerà il futuro delle aziende, potendo fare affidamento a delle regole più consone alle loro caratteristiche tipiche.
Non a caso per poter fruire per esempio dei premi di produttività (imposta sostitutiva del 10%) e welfare aziendale è necessario stipulare un contratto di secondo livello, così come previsto dall’art. 51 del D.Lgs. n. 81/2015. Si ricorda che nella nuova formulazione della norma volta a incentivare gli interventi in favore della redditività, il Legislatore ha reso particolarmente appetibile, sia per i dipendenti ma anche per le aziende, l’erogazione di benefit aziendali in luogo della classica agevolazione fiscale del 10% in caso di premi di risultato. Infatti, la novellata disciplina dei benefit contenuta nell’art. 51, co. 2 e 3-bis del TUIR prevede che, laddove gli stessi siano fruiti, per scelta del lavoratore, in sostituzione, in tutto o in parte, dell’imposta sostitutiva, tali somme oltre a non concorrere alla formazione del reddito dipendente, non sconteranno neanche il regime fiscale agevolato del 10%. In altri termini sono state rese assolutamente esentasse una serie di opere e servizi a cui il dipendente può fare riferimento, che talvolta possono consistere anche in somme di denaro a titolo di rimborso di spese già sostenute, come nel caso per esempio dei servizi di educazione ed istruzione fruibili dai familiari del dipendente (art. 51, co. 2, lett. f-bis del TUIR).
Inoltre, il datore di lavoro che aderisce ad un contratto di secondo livello che prevede l’erogazione di benefit in caso di raggiungimento di determinati risultati, può dedurre integralmente i relativi costi ai fini IRAP e IRES, purché derivante da un obbligo negoziale, e non solo nel limite del 5 per mille. Diversamente, il limite di deducibilità continua ad operare in relazione alle ipotesi in cui le opere ed i servizi siano offerti volontariamente dal datore di lavoro.

Ammortizzatori sociali – Altro argomento al centro del dibattito del Festival del Lavoro, riguarda gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, recentemente riformato dal D.Lgs. n. 148/2015. Al riguardo, sono stati anticipati i contenuti di una prossima circolare del Ministero del Lavoro che chiarirà la questione relativa alla definizione di unità produttiva nel settore dell’edilizia. In particolare, verrà specificato che la riconducibilità ad unità produttiva ai fini del D.Lgs. n. 148 del 2015 potrà avvenire se la durata del cantiere è di almeno un mese.

Part-time agevolato e riforma pensionistica – Ma ancora, il festival è stato terreno anche del dibattito sull’utilità effettiva della nuova misura del part-time agevolato non solo per i lavoratori prossimi alla pensione, ma anche per i datori di lavoro; Renzo La Costa, ispettore della Direzione Territoriale Lavoro di Bari ha precisato infatti che la misura, introdotta con la L. di Stabilità 2016 allo stato attuale comporta un’agevolazione per il lavoratore ma un aggravio per il datore, il quale si trova in tal modo a far fronte a una “forza lavoro ridotta e minor produttività, senza una diminuzione di costi che sia proporzionata”, creando quindi uno squilibrio tra le intenzioni del legislatore di ottenere un ricambio generazionale, e la situazione che invece va a crearsi nella pratica, che è quella di un aggravio per le aziende, a fronte di un vantaggio non proporzionale per il lavoratore. Anche la riforma pensionistica – che verrà con molta probabilità inserita nella Legge di Stabilità 2017 – ha avuto un ruolo di primo piano all’interno dei temi trattati dal Festival. In particolar modo Bruno Busacca, della segreteria tecnica del Ministero del Lavoro, ha segnalato che dovrà essere trovato un accordo tra Governo e parti sociali: allo studio quindi delle misure che possano modificare l’attuale assetto pensionistico, creando dialogo e cooperazione.

Politiche attive e occupazione – Illuminanti sul tema sicuramente sono state le parole del Presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, che infatti si è espressa sulla mentalità tipica delle politiche al lavoro italiane, da sempre basate su politiche passive, e non su quelle attive. Si è arrivati infatti al punto in cui è strettamente necessario “cambiare mentalità”, favorendo la ricerca di lavoro anche con la riqualificazione, ora che gli strumenti legislativi ci sono. Sarà importante a questo punto anche creare un “collegamento tra il livello statale e quello periferico. Non tutte le regioni, infatti, hanno la medesima sensibilità nell'attuare le deleghe sul lavoro e sulla formazione professionale. Sarebbe necessaria, in questo senso, una maggiore integrazione perché le risorse sono poche e non si possono sprecare”.
Anche la ricerca attiva presso i centro per l’Impiego è stata al centro del dibattito, e precisamente all’interno del rapporto “Famiglia, lavoro, gender gap: come le madri-lavoratrici conciliano i tempi” secondo il quale sono pochissimi coloro che trovano lavoro attraverso tali strumenti, preferendo invece la diffusione delle informazioni tra amici, parenti e conoscenti. Insomma, i nuovi strumenti, quali politiche attive, l’attivazione dell’Anpal, l’assegno di ricollocazione, potrebbero essere tutti strumenti utili a migliore il sistema, dando anche nuova dignità al lavoro.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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