20 marzo 2021

Gruppo Telepass: 2 milioni di sanzione dall’AGCM

L’Autorità ha punito due società del Gruppo per pratiche commerciali scorrette

Autore: Samuel De Fazio
Che i dati personali siano una risorsa commerciabile è ormai un fatto noto da tempo, ed è (anche) per questo motivo che in Europa e nel nostro Paese i legislatori si sono premurati di regolamentare la questione, in modo da tutelare quei soggetti che, tirati in causa, sono la parte debole del rapporto.

Il 18 marzo, l’autorità italiana che vigila sulla correttezza delle pratiche commerciali, applicando principalmente il Codice del Consumo, ha emesso una sanzione pari a 2 milioni di Euro nei confronti di due società del Gruppo Telepass, la Telepass s.p.a. e la Telepass Broker s.r.l. per aver realizzato una pratica commerciale scorretta, come si legge nel comunicato stampa e nel provvedimento del 9 marzo.

Il profilo delle società sanzionate- Le società coinvolte, come si legge nel provvedimento, sono Telepass s.p.a., in qualità di “professionista” ai sensi del Codice del Consumo, che nell’esercizio finanziario concluso il 31 dicembre 2019, ha registrato ricavi pari a circa 210,5 milioni di Euro, assieme a Telepass Broker s.r.l., anch’essa in qualità di “professionista” che agisce in qualità di intermediario assicurativo e che, dal conto economico per l’esercizio concluso il 31 dicembre 2019, risulta aver registrato ricavi pari a circa 278.000 euro.

La pratica commerciale contestata - Il procedimento concerne il comportamento posto in essere dalle società Telepass e Telepass Broker relativo alle modalità con cui viene fornita l’informazione circa il servizio di preventivazione e intermediazione di polizze RC Auto. In particolare, l’AGCM ha contestato l’assenza di informativa circa la gestione, la conservazione e il trasferimento dei dati dei clienti dalle compagnie assicurative partner a Telepass, la quale potrà farne un uso commerciale e l’assenza di indicazioni sulle modalità, sulle procedure, sui parametri di riferimento e di selezione del preventivo RC Auto proposto. In questo secondo caso, nota l’Autorità, risultano enfatizzate la particolare facilità e convenienza della proposta effettuata attraverso l’app di Telepass, che permette di fruire servizio dedicato ai clienti titolari di un contratto di Telepass Family o Telepass Viacard, che si svolge attraverso alcune fasi guidate (una prima fase riguarda la richiesta e fornitura del preventivo, a cui può seguire la decisione di aderire alla polizza preventivata), senza indicare i criteri, i parametri di riferimento e le procedure di scelta della compagnia e del preventivo proposto.

Le risultanze del procedimento ispettivo- Come riportato sinteticamente nel comunicato stampa, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sulla base delle evidenze acquisite durante il procedimento ispettivo, ha contestato una pratica commerciale ingannevole nell’attività di distribuzione di polizze assicurative RC Auto tramite la propria app, a favore dei clienti titolari degli abbonamenti Telepass Family e Telepass Viacard.

L’Autorità ha accertato che le due società hanno condiviso le informazioni sui propri utenti con compagnie e intermediari di assicurazione – con cui hanno concluso contratti di distribuzione di polizze – senza averli adeguatamente informati sulla raccolta e sul modo di utilizzo dei loro dati, anche a fini commerciali.

In particolare, l’informazione fornita in sede di presentazione del servizio si limitava a enfatizzare la semplicità, la velocità e la convenienza economica della procedura, ma non che i dati venivano utilizzati da Telepass per finalità commerciali diverse rispetto a quelle per cui erano raccolti, ossia la fornitura del preventivo.

Inoltre, i clienti Telepass non hanno ricevuto una chiara informativa sull’effettiva rappresentatività dei soggetti fornitori delle polizze, in quanto le società si erano limitate a riportare sull’app e sul sito i loghi dei partner, senza specificare che alcuni di essi erano meri intermediari che agivano come agenti mandatari di compagnie non individuate. Secondo l’Autorità, le società non avevano neppure fornito informazioni sui criteri e sui parametri seguiti per la selezione del preventivo proposto, necessari invece per una scelta consapevole da parte dei consumatori.

Per questi motivi, l’AGCM ha deliberato che la pratica commerciale realizzata da Telepass e Telepass Broker, costituisce una “pratica commerciale scorretta” ai sensi del Codice del Consumo, ne ha vietato la continuazione e ha irrogato a entrambe le società, in solido tra loro, una sanzione amministrativa pecuniaria di 2 milioni di Euro.

La prospettiva “privacy” - Se volessimo provare a spostare la prospettiva, portandola sul piano della protezione dei dati personali e guardandola attraverso le lenti del RGPD, balzerebbero subito all’occhio alcune particolarità, che vanno dall’impiego di un processo decisionale automatizzato (nella fase di preventivazione) alla scarsa trasparenza nei confronti degli interessati su argomenti come le ulteriori finalità differenti da quelle peri i quali i dati sono inizialmente raccolti e successivamente trattati, l’ambito di comunicazione e la sussistenza di un rapporto di contitolarità (almeno) tra le due società del Gruppo Telepass. Insomma, se fosse intervenuta l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, avrebbe potuto applicare una sanzione amministrativa che poteva arrivare sino a 20 milioni di Euro.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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