27 febbraio 2024

I BTP Valore arrivano alla terza emissione (e sono l’ennesimo successo)

Cos’è, come funziona e quanto rende la nuova collocazione dei buoni del Tesoro poliennali, con la novità di un inedito premio fedeltà per chi arriva fino alla fine

Autore: Germano Longo
Preceduti da una campagna pubblicitaria di spot in cui vede una coppia di pensionati rifiutare un invito da altre due amici perché “saranno in crociera”, arrivano alla terza edizione i BTP Valore, che si confermano sempre di più come una vera passione per gli italiani.

Lo dicono i dati: l’emissione dei buoni del tesoro poliennali dedicati al mercato retail dei piccoli risparmiatori, prevista dal 26 febbraio al 1° marzo, ha ormai superato i cinque miliardi di euro, ben più del valore del primo giorno, chiuso a 4,76 miliardi. Un’offerta dal forte appeal grazie ad un rendimento molto interessante, l’assenza di commissioni di emissione, il rimborso dell’intero capitale investito e soprattutto la piena accessibilità ai piccoli risparmiatori, che possono acquistarli a partire da un investimento minimo di 1.000 euro attraverso una banca, in posta o tramite home banking, se abilitati al trading online.

Finora, secondo i dati più aggiornati, sono stati sottoscritti ben 174mila contratti con durata 6 anni che offrono una cedola del 3,25% nei primi tre e del 4 in quelli successivi, con la novità di un premio finale dello 0,7% per chi decide di tenerli fino alla scadenza naturale, portando il rendimento complessivo medio annuo sulla soglia del 3,74%.

“La nuova emissione ha qualche miglioria rispetto alla precedente. La più interessante per un risparmiatore è il premio a scadenza, che per la prima volta in questa famiglia di bond sale allo 0,7%, un incremento coerente per una scadenza più lontana – aggiunge Mario Allegra, responsabile investimenti Alfa Scf - la convenienza assoluta di questo nuovo BTP è poco rilevante perché a parte il premio fedeltà, è allineato alla curva del debito italiano. La convenienza relativa può dipendere da diversi fattori che sono legate alle aspettative su inflazione, alla fiscalità oltre alla crescita economica generale”.

A differenza dei BTP tradizionale, il rendimento dei BTP “Valore” è dato da cedole trimestrali con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base del meccanismo “step up” di 3+3 anni, con tassi minimi garantiti. Sul titolo si applica la tassazione agevolata per i titoli di Stato del 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione: i sottoscrittori potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza senza alcun vincolo e alle condizioni di mercato. Il capitale sottoscritto è garantito a scadenza e il collocamento avrà luogo sulla piattaforma MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni dei titoli di Stato) tramite due banche dealers: Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Il ritorno del Btp Valore, dopo le prime due emissioni del 2023, era stato annunciato alla fine dello scorso anno dal MEF attraverso le Linee guida della gestione del debito pubblico italiano del 2024, considerando “l’ottimo riscontro ricevuto dal mercato e tenuto conto anche del generale contesto di tassi di interesse più elevati rispetto al recente passato”. Nel 2023 il Mef ha effettuato due emissioni, rispettivamente a giugno e ottobre, per oltre 35 miliardi: la prima operazione, quella di giugno, è andata oltre ogni più rosea previsione con un risultato record di 18,14 miliardi, mentre quella di ottobre pur restando molto alta è scesa leggermente assestandosi su 17,2 miliardi.

Proprio oggi, il Tesoro ha collocato in asta una prima tranche di BTP Short Term (scadenza gennaio 2026) per 4 miliardi di euro con un rendimento al 3,41% e un ulteriore miliardo di BTP indicizzati a 5 anni (scadenza maggio 2029) con un tasso in rialzo all’1,73%, dall’1,61% dell’asta precedente. L’offerta comprendeva anche titoli indicizzati a 30 anni (scadenza settembre 2041) per 500 milioni di euro. Secondo i calcoli pubblicati da Bloomberg, il rendimento è del 2,19%.

Curiosa, per finire, la scelta di “Wired”, che ha ideato un modo per calcolare il tipo di crociera a cui è possibile aspirare con nei BTP Valore: sei anni dopo aver investito 10mila euro, le cedole ammontano a 2.245 euro lordi, sufficienti per una “crocierina” senza pretese nel Mediterraneo, mentre salendo a 20mila euro si passa a 15 giorni ai Caraibi. Tasse escluse, ovvio.
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