Dai dati divulgati dall’Istat emerge che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, ha subito un aumento congiunturale pari all’1,6%, dovuto ad una crescita sia sul mercato interno (+2,0%) e sia su quello estero (+0,6%). Nel primo trimestre, l’indice complessivo registra una crescita del 3,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2020, nel dettaglio +3,3% sul mercato interno e +3,7% su quello esterno.
Per quanto concerne i raggruppamenti principali di industrie, si evince un incremento dei seguenti beni:
- Strumentali (+3,0%);
- Intermedi e di energia (+2,3%).
Al contrario si rende nota una perdita dello 0,8% dei beni di consumo.
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 a marzo 2021 rispetto ai 22 di marzo 2020), il fatturato totale aumenta tendenzialmente del 38,1%, complici una crescita significativa sul mercato interno (+45,7%) al cospetto di quello estero (+25,1%).
In riferimento agli indici corretti per gli effetti di calendario in relazione ai raggruppamenti principali di industrie si registrano degli aumenti tendenziali per tutti i settori, nel dettaglio:
- Beni strumentali (+62,9%);
- Beni intermedi (+35,7%);
- Energia (+34,8%);
- Beni di consumo (+21,3%).
Nel settore manifatturiero, unica nota negativa, l’industria farmaceutica, che subisce un calo annuale del 6,9%. I settori, invece, con una crescita tendenziale significativa, risultano essere i seguenti:
- Mezzi di trasporto (+128,4%);
- Metallurgia (+58,0%).