3 giugno 2025

Istat, occupazione aprile 2025: l’Italia è ferma, ma i giovani reggono il colpo

Occupazione stabile, disoccupazione in calo ma cresce l’inattività. Giovani resistono, donne e under 24 in difficoltà.

Autore: Chiara Aiello
Ad aprile 2025 l’occupazione resta stabile, la disoccupazione scende, ma solo perché sempre più italiani smettono di cercare lavoro. Lo rileva l’ISTAT: aumenta l’inattività, in particolare tra giovani e donne.

Tasso di occupazione stabile al 62,7%

Il tasso di occupazione si mantiene al 62,7%, risultato di dinamiche contrastanti: aumentano gli occupati tra uomini, 25-34enni e over 50, mentre calano tra le donne e i lavoratori a tempo indeterminato.

Rispetto ad aprile 2024, si registrano:
  • +282mila occupati (+1,2%);
  • +96mila occupati su base trimestrale.

Disoccupazione in calo al 5,9%

Il tasso di disoccupazione scende al 5,9% (-0,2 punti), con un calo mensile del 3,1% (pari a 48mila persone). L’unica fascia stabile resta quella dei 25-34enni. Su base annua, la diminuzione è marcata: -12,2% (-209mila unità).

Tra i più giovani (15-24 anni), la disoccupazione resta la più alta, al 19,2% (-1,2 punti), ma la stabilità occupazionale è fragile: crescono gli inattivi e gli occupati non aumentano.

Inattività in crescita al 33,2%

Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumentano dello 0,3% (+39mila), con un tasso che raggiunge il 33,2% (+0,1 punti). Cresce l’inattività sia tra gli uomini che tra le donne.

Contratti

I contratti a termine aumentano dello 0,8%, gli autonomi dell’1,0%, mentre i dipendenti permanenticalano dello 0,5%. Su base annua, però, si registra un +2,2% per autonomi e permanenti, a fronte di un -6,1% dei contratti a termine.

Differenze di genere

Gli uomini vedono salire il tasso di occupazione (+0,1 punti) e scendere la disoccupazione (-0,3). Per le donne, invece, l’occupazione cala (-0,2 punti) mentre la disoccupazione resta stabile. Su base annua, entrambi i generi migliorano, ma il divario persiste: +0,6 punti per gli uomini, +0,4 per le donne.

Anziani più attivi, giovani sotto pressione

Gli over 50 mostrano segnali di resilienza, con un aumento dell’occupazione e una riduzione dell’inattività. Tra i 15-24enni, invece, l’occupazione resta ferma mentre cresce l’inattività. I 25-34enni si confermano i più dinamici: crescono gli occupati e cala la disoccupazione.
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