16 maggio 2025

Pirateria online, azione anti pezzotto: multe fine a 5mila euro

Oltre 2.200 utenti multati per streaming illegale, smantellata rete nazionale di pirateria: al via Piracy Shield per bloccare i siti in tempi record.

Autore: Chiara Aiello
Sono 2.282 gli utenti abbonati (e ora sanzionati) ai servizi di streaming illegale ai sensi della nuova legge approvata nel 2023, ribattezzata da molti come la “legge anti-pezzotto”. Parliamo del provvedimento che mira a contrastare in modo deciso la visione illegale di eventi sportivi, in particolare le partite di calcio trasmesse da piattaforme come DAZN e Sky, titolari della maggior parte dei diritti in Italia.

A renderlo noto è stata la Guardia di Finanza durante una conferenza stampa tenutasi presso il Salone d’Onore del CONI, a Roma.

Le sanzioni

Gli utenti sanzionati pagavano per accedere illegalmente ai contenuti di tutte le principali piattaforme streaming e sono stati identificati grazie alle indagini legate a casi di pirateria seguiti nelle varie procure italiane negli ultimi anni.

Le sanzioni, per chi accede ai contenuti pirata, possono essere applicate anche retroattivamente. In caso di recidiva, le multe possono arrivare fino a 5.000 euro. È un segnale forte quello lanciato dalla GdF, che non si limita a colpire solo gli utenti finali: le indagini in corso puntano a “smontare” le infrastrutture che rendono possibile la diffusione illegale dei contenuti, anche le reti finanziarie e le modalità di riciclaggio dei ricavi illeciti.

Come è stata smantellata la rete del pezzotto

L’indagine nasce a Lecce: il comando provinciale della Guardia di Finanza ha individuato una vera e propria centrale di smistamento del segnale IPTV illegale.

Lo scorso ottobre sono stati denunciati quattro gestori salentini e sequestrati beni per decine di migliaia di euro, tra cui immobili, automobili e contanti.

È da lì che l’operazione si è estesa, trasformandosi in un’indagine di portata nazionale: sono stati identificati 2.282 utenti in 80 province italiane. Si tratta di un sistema che basandosi su piccoli abbonamenti mensili da circa 10 euro ha generato un giro d’affari illecito stimato in mezzo milione di euro.

Piracy Shield: la nuova strategia anti-streaming illegale

Oltre alle tradizionali attività investigative, le autorità italiane hanno introdotto nuovi strumenti per fronteggiare lo streaming illegale in modo più rapido ed efficace. Il primo fra tutti Piracy Shield, la piattaforma attivata da Agcom nel febbraio 2024 che consente di bloccare in tempi record i siti che trasmettono illegalmente eventi sportivi in diretta.

Un punto a favore per la lotta alla pirateria, ma che non è priva di criticità: come sottolineato da alcune testate, il sistema rischia di produrre blocchi indiscriminati e di sollevare questioni relative alla neutralità della rete.
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