Venezia
Il BALLO DEL DOGE a Venezia è un vero e proprio rito del Carnevale, ma definirlo solo un ballo in maschera è davvero riduttivo, ed è sicuramente la più famosa tra le feste private in costume che animano la città durante questo periodo.
Ambientato negli spazi della Scuola Grande della Misericordia, il Ballo del Doge è un appuntamento mondano esclusivo, un happening internazionale, ma soprattutto un evento artistico nato dall’estro visionario di Antonia Sautter durante una collaborazione con Terry Jones per un documentario della BBC sulle Crociate.
Il titolo della XXVII edizione in programma sabato 22 febbraio 2020 sarà "Carnival Rhapsody. Provocation, Redemption, Miracle", che segue quello del 2019, quando era "Magnificent Ephemeral”.
ll nuovo tema racconterà il Carnevale di Venezia attraverso la simbologia della rapsodia, che nella sua accezione musicale rappresenta la libertà di interpretare liberamente un tema, con la possibilità di improvvisare, dove ognuno può narrare la storia secondo la propria personalità e punto di vista.
Il genio della Sautter si esprime ovunque, nelle suggestive scenografie previste per gli spettacoli dei tanti performer che si esibiranno nella Scuola Grande della Misericordia, nei lussuosi costumi disegnati ex novo ogni anno e nelle musiche.
Ospiti e celebrità di tutto il mondo partecipano al Ballo del Doge indossando i costumi realizzati a mano nell’atelier di Antonia Sautter e immergendosi nelle atmosfere oniriche del ballo senza soluzione di continuità, tra musiche, spettacoli e intrattenimento fino a tarda notte.
La serata è accessibile secondo diverse modalità; prevede infatti biglietti disponibili in varie categorie che includono l’entrata alla festa, il welcome show & cocktail, la cena servita al tavolo, gli spettacoli d’intrattenimento durante la cena, lo show principale e l’after-dinner party & disco conclusivo fino alle ore 3. Per chi lo desidera sono disponibili anche biglietti per la partecipazione al solo party.
Il Ballo del Doge a Venezia - Scuola Grande della Misericordia, Sestiere Cannaregio 3599, Venezia.
Data: sabato 22 febbraio 2020.
Orari e programma: maggiori informazioni sul sito ufficiale.
Roma
La quarta edizione della TARANTELLA DEL CARNEVALE sta per arrivare a Roma.
All’Auditorium Parco della Musica, è infatti in programma domenica 23 febbraio 2020 una grande festa con la partecipazione di maschere e danzatori tradizionali.
L’evento centrale è un concerto che si svolge alle ore 18 in Sala Sinopoli e che vedrà protagonisti artisti provenienti da tutta Italia, come i musicisti e le maschere del Carnevale di Alessandria del Carretto (CS), che celebrano la tradizione dei Połëcïnellë Biellë, ma anche le Zampogne di Caggiano (SA) e il gruppo di maschere sonore zoomorfe Summueri e Sonagli, direttamente dalle province di Latina e Frosinone.
Prima del concerto, alle ore 16:30, ci sarà spazio per una parata musicale mascherata negli spazi all’aperto dell’Auditorium, che si muoverà al ritmo delle tarantelle con i loro ritmi coinvolgenti.
L’idea alla base dell’iniziativa è quella di trasmettere e di fare rivivere la tradizione dei riti popolari del Carnevale, con le loro radici pagane che si perdono nella notte dei tempi. I rituali erano incentrati sul mondo rurale, fatto di grottesche rappresentazioni degli animali, dove le cerimonie erano affiancate e sospinte dal ritmo ipnotico di canti e vocalizzi, ma anche dall’energia della tarantella, che ancora oggi è un tratto distintivo di alcune zone dell’Italia meridionale.
La Tarantella del Carnevale accompagna dunque i suoi ospiti alla riscoperta del mondo di una volta, incentrato sull’agricoltura, che celebrava con questa ricorrenza la fine della stagione fredda e il passaggio dall’inverno alla primavera, ovvero il risveglio della natura con l’auspicio di un buon raccolto e di una futura prosperità.
Tarantella del Carnevale - Auditorium Parco della Musica, via Pietro De Coubertin n°30, Roma.
Data: domenica 23 febbraio 2020.
maggiori informazioni sul sito ufficiale.
Prezzo: biglietto intero del concerto 15 €.
Ivrea
L'evento clou del Carnevale di Ivrea è la famosissima BATTAGLIA DELLE ARANCE: si tratta di una celebrazione ormai conosciuta in tutto il mondo, che non smette di attirare curiosi e turisti, ma che è vissuta come qualcosa di molto serio dalla popolazione locale.
Ogni anno, nell'ambito delle celebrazioni del Carnevale, sono tre i giorni consecutivi dedicati alla Battaglia delle Arance: dall'ultima domenica di Carnevale al Martedì Grasso.
Per questa nuova edizione, dunque, domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 febbraio 2020 sono le giornate di combattimento.
La Battaglia delle Arance rievoca la ribellione del popolo di Ivrea, rappresentato dagli aranceri a piedi, senza protezione, contro la tirannia feudale, simboleggiata dai tiratori sui carri, le cui protezioni richiamano le armature dei cavalieri di un tempo.
Una volta si combatteva con le mele, che ricordavano la testa tagliata del barone; si decise poi, per motivi sconosciuti, di passare alle arance. Per l'occasione, ogni anno ormai il Carnevale importa circa 600 tonnellate di questo splendido frutto dalla Calabria.
Il rituale del Carnevale di Ivrea è molto lungo e rigoroso, ma entrando nello specifico della Battaglia delle Arance, il programma del Sabato di Carnevale (22 febbraio 2020) è in preparazione agli eventi dei giorni seguenti.
Tra i molti appuntamenti della giornata, infatti, alle 21:30 iniziano la Marcia del Corteo Storico, la fiaccolata goliardica e la sfilata delle squadre degli aranceri a piedi in Lungo Dora, in onore della Vezzosa Mugnaia.
Per le ore 22:30 è previsto lo spettacolo pirotecnico sul Lungo Dora in onore della Vezzosa Mugnaia, a cui segue il ballo in Piazza di Città.
Domenica 23 febbraio 2020 è finalmente il primo giorno della Battaglia delle Arance: la giornata inizia già al mattino (dalle 9 in poi) con le fagiolate, il Giuramento di Fedeltà del Magnifico Podestà in Piazza Castello, la visita della Mugnaia e del Generale alla Fagiolata Benefica del Castellazzo, la Preda in Dora sul Ponte Vecchio e l'inquadramento dei Carri da getto in corso D’Azeglio.
Alle 14 inizia la Marcia del Corteo Storico: è qui che le nove squadre a piedi si danno battaglia con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro, su due percorsi, rispettivamente quello interno (Piazza Ottinetti e Piazza di Città) e quello esterno (Borghetto, Piazza del Rondolino passando da Lungo Dora e Piazza Freguglia).
Lunedì 24 febbraio 2020 si continua a combattere: dopo la cerimonia delle Zappate (al mattino), alle 14:15 è il momento della Marcia del Corteo Storico a piedi per la visita alle Squadre degli aranceri.
In questo caso le nove squadre a piedi animano la Battaglia delle arance con i tiratori sulle Pariglie e sui Tiri a quattro su un unico percorso: Piazza Ottinetti, Piazza di Città, Borghetto, Piazza del Rondolino e piazza Freguglia.
Al termine del giro i Pifferi e Tamburi eseguono la Generala (ore 17:30) in onore del Generale.
Alle ore 20 è prevista la degustazione di merluzzo con cipolle nella sede del Comitato della Croazia e infine, alle 21, il concerto della Fanfara della Polizia di Stato nel centro storico.
Martedì 25 febbraio 2020 alle ore 13 c'è l'inquadramento dei Carri da getto in Corso D’Azeglio per verifiche e controlli; alle 14 inizia l'ultima giornata di battaglia con la Marcia del Corteo Storico e sfilata dei Gruppi Storici ospiti.
Dopo la battaglia, alle 17:45 vengono premiate le squadre degli aranceri e dei carri da getto in Piazza di Città.
Dalle 20 è prevista poi la partenza del Corteo Storico per l’abbruciamento degli Scarli nelle diverse parrocchie.
Alle ore 22:15 c'è l'abbruciamento dell’ultimo Scarlo alla Parrocchia di San Grato in Piazza Lamarmora, mentre alle 22.45 in Piazza Ottinetti il Generale si accommiata dai Pifferi e Tamburi; tutti si scambiano il tradizionale saluto Arvédze a giòbia ‘n bot.
La giornata finisce alle ore 23 con il verbale di chiusura in Piazza di Città.
Per i visitatori è consigliabile non camminare senza indossare il Berretto Frigio: non è infatti solo un elemento tradizionale, ma può fare anche la differenza tra l'essere colpiti o meno dalle arance.
È importante rispettare una delle regole cardine, ovvero quella di non tirare le arance da lontano in
mezzo alla piazza gremita. Non solo: è doveroso chiedere sempre agli aranceri il permesso di prendere la frutta dalle cassette.
Dove: Ivrea (Torino).
Date: 23-24-25 febbraio 2020.
Prezzo: è a pagamento solo la prima giornata di battaglia, domenica 23 febbraio 2020. Il prezzo del biglietto è di 10 euro (gratis per i bambini fino ai 12 anni).
Recoaro Terme
Vero e proprio paradiso per sportivi ed escursionisti, Recoaro Terme è anche culla di antiche tradizioni e folkore. Tra tutti, la famosa “CHIAMATA DI MARZO”.
Questa splendida manifestazione - che si svolge solo negli anni pari - ha origini remote.
Sin dai tempi antichi “chiamare marzo” era una celebrazione inneggiante alla nascita di Venere, alla primavera, alla nascita dei fiori e dell’amore; un grande inno alla fine dell’inverno. Interrotta durante il periodo delle guerre mondiali è stata ripresa nel 1979, e da allora, ogni due anni, si scende in strada l’ultima domenica di febbraio per celebrare non solo l’arrivo di marzo, ma anche la storia stessa di questa festa e del magnifico territorio che la ospita.
Dai carri ai costumi, tutto è in linea con la voglia di riscoprire e di esaltare le storie, i prodotti e le secolari tradizioni recoaresi.
Ci sono canti, abiti tipici, oggetti e scenografie della tradizione cimbra.
La manifestazione negli anni si è sempre più ampliata; i festeggiamenti cominciano la settimana precedente con mostre e spettacoli teatrali in un crescendo di cultura, musica e tradizioni che raggiunge il suo apice l’ultima domenica di febbraio, giorno della grande festa, che inizia la mattina con musica e animazione, continua nel pomeriggio con la grande sfilata e termina con la premiazione.
Chiamata di Marzo - Dove: Recoaro Terme (Vicenza).
Data: 23 febbraio 2020.
Maggiori informazioni sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook dedicata
Agrigento
Giunge alla 75° edizione una delle sagre più popolari della Sicilia: la FESTA DEL MANDORLO IN FIORE, in programma dal 28 febbraio all'8 marzo 2020 nel centro storico di Agrigento e nella suggestiva location della Valle dei Templi, patrimonio Unesco dal 1997.
Nata a Naro nel lontano 1934 dalla creatività del Conte Alfonso Gaetani, la manifestazione è una celebrazione della primavera agrigentina, una stagione dai colori unici per via di quel manto di alberi di mandorli che ricoprono la valle.
La kermesse ospita il Festival internazionale del folclore – giunto alla sua 65° edizione – con esibizioni dei gruppi folk internazionali, spettacoli e degustazioni delle tipicità locali.
La festa prevede, tra i tanti appuntamenti, la suggestiva fiaccolata (4 marzo) nella Valle dei Templi al tramonto, che porta dritti al tempio di Concordia per l’accensione della fiaccola dell’amicizia. La chiusura della festa prevede invece una sfilata dei gruppi folcloristici con i carretti siciliani e le bande musicali, prima della cerimonia di assegnazione del Tempio d’Oro che premia il miglior gruppo folcloristico.
La Festa del Mandorlo in fiore si apre anche quest’anno con il Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”, giunto alla sua 20° edizione.
Da non perdere come evento corollario alla festa anche la MARDORLARA, la Sagra del mandorlo in fiore a tavola, dove i ristoratori di Agrigento enfatizzando la mandorla con la preparazione di pietanze di assoluta eccellenza e di alta cucina.
Nome: Sagra del Mandorlo in Fiore
Dove: Agrigento e Valle dei Templi (Sicilia).
Date: dal 28 febbraio all'8 marzo 2020.
Biglietto: spettacoli a pagamento.
Norcia
Ben tre weekend, rispettivamente 21-22-23 febbraio, 29 febbraio-1 marzo e 7-8 marzo 2020, per gustare il pregiato tartufo della Valnerina nell'ambito della manifestazione Nero Norcia.
La Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Nero Pregiato e dei Prodotti Tipici che si svolge a Norcia è più conosciuta come SAGRA DEL TARTUFO NERO e propone oltre 100 produttori di prelibatezze che spaziano dal tartufo ai salumi, dai formaggi ai vini, per poter gustare appieno la gastronomia e l’eccellenza tipica di questa zona dell’Umbria.
Una manifestazione longeva che quest’anno raggiunge la 57° edizione ed è ormai una tradizione che valorizza il prodotto di Norcia; lo sanno bene i trifolai che nel sottobosco delle colline che circondando la città scovano da sempre le preziose pepite nere.
Come ogni anno la fiera, tornata ad animare il centro storico della cittadina, si arricchisce di musica, eventi, conferenze e degustazioni per la gioia dei palati; è previsto un focus diverso per ognuno dei tre fine settimana della rassegna (si inizia con "Eccellenza & Etica", per lasciare spazio nel secondo weekend a "Eccellenza & Gusto", infine il terzo fine settimana è la volta di "Eccellenza & Innovazione") e l’organizzazione di tavole rotonde con la partecipazione di esperti.
Nome: Nero Norcia - Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Nero pregiato e dei prodotti tipici di Norcia
Dove: centro storico, Norcia (Perugia).
Date: 21-22-23 febbraio, 29 febbraio-1 marzo, 7-8 marzo 2020.
Biglietto: ingresso libero.
Orari e programma: maggiori informazioni e programma completo sul sito ufficiale della
manifestazione.
MOSTRE
Roma
1) “FRAMMENTI. FOTOGRAFIE DI STEFANO CIGADA” è la prima mostra che l’Italia dedica all’artista e che attende il pubblico fino al 15 marzo, negli spazi del Museo di Roma in Trastevere.
Si tratta di una selezione di immagini fotografiche a testimonianza della passione di Cigada per l’archeologia, primo amore del fotoreporter che ha trascorso lungo tempo all’estero e che ha deciso di tornare nella sua terra di origine, immortalandone le bellezze storiche.
Curata da Jill Silverman van Coenegrachts, l’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e si pone
l’obiettivo di dare spazio e attenzione al patrimonio italiano attraverso un vero e proprio viaggio che ripercorre tempo e luoghi con il preciso intento di far parlare le statue antiche e i frammenti che le rappresentano.
Il visitatore potrà ammirare e godere di ben ventun immagini coinvolgenti, colte durante il periodo di ricerca che lo ha visto visitare musei e scovare meravigliose sculture di cui immortala particolari a raccontare le fragilità che le caratterizzano.
Un taglio unico che non lascia spazio a ovvietà, ma al contrario interpreta e ne ridisegna il
messaggio, scavando e cercando l’istante che più lo interessa. Colpite dal raggio di sole che Stefano Cigada attende con pazienza e perseveranza le opere divengono occasione di nuova ricerca e rielaborazione, regalando al pubblico una originale reinterpretazione di grande impatto e suggestione.
Ecco che la materia diviene movimento e i marmi rivivono uno dopo l’altro. Il frammento è qui protagonista di una storia nuova ed unica, capace di raccontare al visitatore vita e respiro colti nell’attimo irripetibile fermato dall’artista, grazie alla sensibilità che lo contraddistingue.
Frammenti. Fotografie di Stefano Cigada
Dove: Museo di Roma in Trastevere
Quando: 22 gennaio – 15 marzo 2020
Orari: da martedì a domenica ore 10.00 - 20.00
Biglietti: Intero euro 7,50 (comprende visita al museo)
Maggiori info: sito ufficiale
2) Tra le iniziative della splendida programmazione culturale romana per il 2020 certamente non trascurabile è la mostra dedicata a Rembrandt, negli spazi della Galleria Corsini. Dal 21 febbraio al 15 giugno, infatti, verrà esposto per il grande pubblico il celebre autoritratto come San Paolo, grazie alla preziosa collaborazione del Rijksmuseum di Amsterdam, da dove l'opera proviene.
Grande l’attesa per il rientro in Italia dell’autoritratto di Rembrandt, che dal lontano 1799 si trova fuori dal nostro Paese e che fu protagonista di una complessa e dimenticata vicenda di dispersione di opere d’arte durante l’occupazione francese del 1799.
Interessante l'operazione di ricerca realizzata su documenti e testimonianze che hanno portato alla luce ed evidenziato una storia arrivata fino ad oggi attraverso i secoli, occasione di approfondimento e conoscenza di grande valore.
L’opera risale al 1661 e durante il Settecento fu esposta tra i capolavori della collezione Corsini, venduta poi tra il 1737 e il 1739 dalla famiglia Corsini, costretta a sottostare alle contribuzioni forzate che il governo francese impose ai nobili romani.
Completano la preziosa mostra una serie di incisioni di Rembrandt afferenti alla famiglia Corsini, per un’occasione capace di raccontare l’attenzione e l’apprezzamento che vi fu da parte di questa famiglia di collezionisti nei confronti del grande maestro olandese.
Rembrandt alla Galleria Corsini. L’autoritratto come San Paolo
Dove: Galleria Corsini, Roma
Quando: 21 febbraio – 15 giugno 2020
Orari: da mercoledì a lunedì 8.30- 19.00
Biglietti: intero euro 12,00 intero, euro 2 per giovani dai 18 ai 25 anni.
Maggiori info: sito ufficiale
Milano
Fino al 13 aprile 2020 la Fondazione Sozzani a Milano presenta la splendida mostra “ANTONIO LOPEZ, DRAWINGS AND PHOTOGRAPHS”, un progetto ricco e capace di approfondimento sulla ricerca del visionario artista che ha scelto la moda per esprimere il proprio incredibile talento.
Bellezza e sensualità sono ambito di indagine di Lopez, ma il suo percorso artistico è anche racconto del tempo in cui ha lavorato e vissuto realizzando una ricerca che ha attraversato temi differenti e che non ha dimenticato di rivolgere la propria attenzione alle persone, alla musica o all’arte.
Tra i più apprezzati e riconosciuti illustratori contemporanei in campo di moda, Lopez porta un modo nuovo di concepire il corpo.
L’esposizione è curata da Anne Morin e realizzata in sinergia con The Estate and Archive of Antonio Lopez and Juan Ramos, New York, l’Associazione Culturale Anna Piaggi e la Fondazione Ottavio e Rosita Missoni.
Al centro del progetto l’illustrazione e il segno che rappresentano un momento imprescindibile della ricerca di Lopez ed ecco che il percorso espositivo propone circa duecentosettanta documenti tra i centocinquanta disegni originali, oltre alle sequenze fotografiche, collage e film documentari a testimonianza di uno stile unico, capace di irriverenza e sfrontatezza.
Promotore e fautore di un profondo cambiamento estetico Lopez si muove tra New York, Milano e Parigi, percorrendo una strada di rottura alla ricerca di un nuovo concetto di bellezza, che vede il corpo cambiare prospettiva all’interno del mondo della moda al quale Lopez porta una visione sempre più energica e vitale.
Arricchiscono la mostra alla Fondazione Sozzani il film “Antonio Lopez 1970: Sex, Fashion & Disco” e le preziose interviste a Pat Cleveland, Jessica Lange, Grace Jones e Jerry Hall, per esempio, a testimonianza della realtà che lo ha circondato e che ha vissuto con il suo approccio inimitabile.
In esposizione le riviste di Vanity del periodo della collaborazione dell’artista con la celebre testata.
Mostra: Antonio Lopez, drawings and photographs
Dove: Fondazione Sozzani, Milano
Quando: 11 gennaio – 13 aprile 2020
Orari: tutti i giorni 10.30 -19.30; mercoledì e giovedì fino alle 21.00
Biglietti: ingresso libero
Maggiori info: sito ufficiale
Firenze
Aprirà i battenti dal 22 febbraio 2020 la coinvolgente mostra di Tomás Saraceno, artista argentino promotore di un’arte collettiva capace di interagire con il pubblico attraverso installazioni frutto di una ricerca intrigante e in continua evoluzione tra arte, architettura, biologia, ingegneria e astrofisica.
Sarà possibile per il pubblico partecipare alla splendida esperienza, negli spazi di Palazzo Strozzi, fino al 19 luglio 2020, per lasciarsi trasportare in un momento di immaginazione condivisa al quale potrà partecipare attivamente e durante il quale potrà connettersi con la realtà circostante, realizzando una sorta di organismo vivente tra l’umano e il non umano.
L’esplorazione di nuove strade e modi di vivere è alla base della ricerca di Tomás Saraceno, che realizza la sua urgenza di individuare nuove forme sostenibili del vivere attraverso allestimenti di grande suggestione, in cui sono le sue sculture sospese e le installazioni interattive a rendere l’esperienza espositiva momento di connessione e scambio.
Muovendosi tra il visibile e l’invisibile, tra l’umano e il non umano l’artista sposta l’attenzione su nuove prospettive, proponendo un modo di abitare il mondo svincolato dall’umano sguardo.
Un ricco programma di attività completa quello che si può ritenere il più grande progetto realizzato da Saraceno nel nostro Paese e capace di riunire le sue opere più celebri a installazioni create ad hoc.
La mostra è curata da Arturo Galansino e promossa da Fondazione Palazzo Strozzi con Studio Tomás Saraceno.
I
Tomás Saraceno
Dove: Palazzo Strozzi, Firenze
Quando: 22 Febbraio 2020 - 19 Luglio 2020
Orari: Tutti i giorni 10.00-20.00; Giovedì 10.00-23.00
Biglietti: intero euro 13,00
Maggiori info: sito ufficiale
Forlì
I Musei San Domenico di Forlì propongono per l’inizio del 2020 lo splendido progetto “ULISSE. L’ARTE E IL MITO”, capace di attirare l’attenzione del grande pubblico sulla figura di Ulisse e del mito che lo circonda, protagonista dell’immaginario comune.
Dal 15 febbraio al 21 giugno 2020, infatti, saranno le declinazioni, prospettive, interpretazioni e suggestioni sempre differenti a raccontare al visitatore un tema tanto caro a donne e uomini di ieri e di oggi, alla ricerca di risposte alle ansie esistenziali alle quali sembra impossibile sottrarsi. La mostra, curata da Fernando Mazzocca, Francesco Leone, Fabrizio Paolucci e Paola Refice, si sofferma sulle interpretazioni e le letture del mondo dell'arte rispetto al mito omerico.
Si deve a Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e a Gianfranco Brunelli, responsabile dei progetti espositivi della Fondazione stessa, la realizzazione della preziosa iniziativa, pronta a raccontare e trasportare il visitatore in un mondo affascinante quanto attuale.
Archetipo, idea e immagine sono gli elementi che caratterizzano il cammino al quale il visitatore è invitato a partecipare, per avvicinarsi a quell’ombra che si è estesa e ha galoppato fino a raggiungere la cultura occidentale.
L’universo artistico è stato strumento di diffusione e conoscenza di un mito che parla dell’uomo e del suo sentire, della vita quale viaggio attraverso le complessità. Ed è proprio il potente strumento dell’arte a testimoniare ed indagare una meravigliosa storia, grazie a capolavori che attraversano spazio e tempo: dall’antichità al Novecento, dal Medioevo al Rinascimento, dal naturalismo al neo-classicismo, dal Romanticismo al Simbolismo, fino alla Film Art contemporanea.
Esposta per il grande pubblico una nave greca, la più antica esistente, risalente al periodo tra il VI e il V secolo d.C., in mostra per la prima volta dopo il suo rinvenimento nel 1988.
Un’occasione preziosa per ripercorrere i più significativi momenti della storia dell’arte che si sono lasciati contagiare dal potente mito di Ulisse.
Ulisse. L’arte e il mito
Dove: Musei San Domenico, Forlì
Quando: 15 febbraio – 21 giugno 2020
Orari: da mar a ven 9.30 – 19; sab, dom e giorni festivi 9.30 - 20
Biglietti: intero euro 13,00 + prevendita - Acquista il biglietto online
Maggiori info: sito ufficiale
Aosta
I capolavori della Johannesburg Art Gallery fanno tappa al Forte di Bard. Il più prestigioso museo d’arte del continente africano, aperto al pubblico nel 1910 e frutto della dedizione di Lady Florence Philips - moglie del magnate dell’industria mineraria Sir Lionel Philips - invia in Valle d’Aosta una selezione di 64 opere.
Il percorso Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Dagli Impressionisti a Picasso, a cura di Simona Bartolena, allestito dal 14 febbraio al 2 giugno, inizia con il ritratto di Antonio Mancini a Lady Florence Phillips, fondatrice della Johannesburg Art Gallery, per proseguire con le opere dell’Ottocento inglese tra i lavori del grande protagonista del romanticismo britannico Joseph Mallord William Turner, dei Preraffaelliti Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e di Sir Lawrence Alma-Tadema.
La sala successiva accoglie una serie di opere francesi della seconda metà dell’Ottocento: la veduta delle falesie normanne di Étretat di Gustave Courbet e alcuni lavori di François Millet e Henri-Joseph Harpignie. I rivoluzionari linguaggi impressionisti esplodono nelle opere di Monet, Sisley, Degas e Guillaumin e nei capolavori di alcuni protagonisti della scena postimpressionista, che seppero prendere le distanze dalla lezione di Monet e compagni, per suggerire nuove ipotesi espressive alle successive generazioni.
Il pointillisme, nato dalla radicalizzazione delle teorie impressioniste, trova testimonianza in mostra in un acquerello e nel suggestivo La Rochelle di Paul Signac, in un paesaggio di Lucien Pissarro, figlio dell’impressionista Camille, e in un importante lavoro di Henri Le Sidaner.
Il passaggio al XX secolo è scandito invece dai disegni di Auguste Rodin e Aristide Maillol, mentre l’approccio già avanguardista di Ossip Zadkine incontra l’inconfondibile eleganza del segno di Amedeo Modigliani. Quattro grafiche e una Testa di Arlecchino a matita e pastello descrivono invece la ricerca di Pablo Picasso.
Il percorso nelle avanguardie prosegue con la ricerca luminosa di Henri Matisse, presente al Forte di Bard con tre litografie. La collezione storica dedicata al secondo Novecento, frutto di acquisizioni e donazioni recenti, trova testimonianza in mostra in un tormentato ritratto maschile di Francis Bacon, un intenso carboncino di Henry Moore, e due capolavori pop di Roy Lichtenstein e Andy Warhol.
Il percorso termina con un omaggio all’arte africana contemporanea che ricopre un ruolo importante nel percorso espositivo, rappresentando un’occasione per incontrare una realtà pittorica poco conosciuta dal pubblico europeo.
Noto
Un secolo di arte italiana attraversa le stanze del Convitto delle Arti di Noto seguendo il fil rouge tracciato dall’eclettismo degli artisti siciliani che, tra realismo e figurazione, hanno influenzato con la loro ricerca artistica la cultura del Novecento, fino ai giorni nostri.
La mostra “NOVECENTO - ARTISTI DI SICILIA. DA PIRANDELLO A GUCCIONE”, a cura di Vittorio Sgarbi e in corso fino al 30 ottobre, è un tributo alla Sicilia e ai siciliani, un girotondo di pittori, scultori, fotografi, poeti, che hanno raccontato un secolo di arte siciliana, dal 1920 al 2020.
Le colorate figure della Vucciria di Guttuso, approdata a Noto dopo la mostra a Montecitorio, guardano ai corpi nudi di Bruno Caruso, incontrano i Ragazzi seduti di Pina Calì, la Messina di Giulio D’Anna, mentre la la Lezione di ballo di Francesco Messina incontra il Nudo di Salvatore Gregoretti, i Bagnanti di Fausto Pirandello, il sorriso in bianco e nero di Vincenzo Consolo, di Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino immortalati da Giuseppe Leone.
Oltre 100 dipinti e 40 sculture scandiscono l’esposizione prodotta da Mediatica e organizzata da Sicilia Musei, dove figura, ritrattistica, interni, paesaggi, nature morte descrivono un realismo che ha visto cimentarsi le testimonianze creative delle più importanti personalità artistiche dell’isola.
I disegni ed acquerello di Bruno Caruso, come il Ritratto di Vitaliano Brancati, incontrano i pescatori e le nature morte di Leo Castro, il ritratto della signora Piotrowski di Salvatore Fiume, la Fanciulla in bronzo di Emilio Greco, i pastelli di Piero Guccione e ancora la pietra e la terracotta di Silvestre Cuffaro e Vincenzo Consolo.
Tra le opere in mostra anche l’Ultima Sicilia di Giovanni Chiaramonte e il Ritratto di Donna Emanuela Balbo di Francesco Trombadori.
TEATRO
Milano
1) Al Teatro San Babila, fino al1° marzo va in scena LA COSCIENZA DI ZENO, di Italo Svevo, per la regia di Marco Rampoldi, con Corrado Tedeschi
Zeno Cosini protagonista del capolavoro di Italo Svevo tenta di ripercorrere, sotto la guida del Dottor S., i suoi passaggi più importanti di uomo “che inciampa sempre nella vita” in un gioco che lo porterà a reincontrare i personaggi chiave delle sue relazioni deludenti e contraddittorie.
L’occhio ironico di Svevo ci ha offerto un grande classico della letteratura italiana che si rivolge al pubblico in modo semplice e diretto.
14/02/2020 - 01/03/2020
San Babila - Milano
2) Al Teatro Franco Parenti – Sala A come A, fino al 1° marzo vanno in scena DOLORE SOTTO CHIAVE e SIK-SIK, L'ARTEFICE MAGICO di Eduardo De Filippo, per la regia di Carlo Cecchi, con Carlo Cecchi
Dolore sotto chiave è una girandola di situazioni grottesche, un gioco beffardo sul senso della morte, sulla sua permanenza nelle nostre vite, sulla sua esistenza nella nostra quotidianità. C’è un po’ di morte in ogni vita, sembra dirci il drammaturgo, e lo fa con irresistibile comicità.
SIK-SIK L’artefice Magico invece, è il primo degli umanissimi tragicomici personaggi di De Filippo, una pietra miliare del suo teatro che conta solo nella città di Napoli oltre 450 repliche. In un crescendo di inesorabili qui pro quo, la vicenda umana e comica di uno spiantato illusionista, mago da strapazzo, porta con sé il retrogusto amaro del fallimento.
12/02/2020 - 01/03/2020
Milano - Teatro Franco Parenti - Sala AcomeA
Napoli
Al Teatro Bellini, fino al 23 febbraio va in scena ANIMALI DA BAR di Gabriele Di Luca, per la regia di Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, con la Carrozzeria Orfeo
C'era una volta una metropoli. Dentro la metropoli un quartiere. Dentro al quartiere, il bar. Un bar abitato da personaggi strani: un vecchio malato, misantropo e razzista che si è ritirato a vita privata nel suo appartamento; una donna ucraina dal passato difficile che sta affittando il proprio utero ad una coppia italiana; un imprenditore ipocondriaco che gestisce un'azienda di pompe funebri per animali di piccola taglia; un buddista inetto che, mentre lotta per la liberazione del Tibet, a casa subisce violenze domestiche dalla moglie; uno zoppo bipolare che deruba le case dei morti il giorno del loro funerale; uno scrittore alcolizzato costretto dal proprio editore a scrivere un romanzo sulla grande guerra. Sei animali notturni, illusi perdenti, che provano a combattere, nonostante tutto, aggrappati ai loro piccoli squallidi sogni, ad una speranza che resiste troppo a lungo. Come quelle erbacce infestanti e velenose che crescono e ricrescono senza che si riesca mai ad estirparle.
18/02/2020 - 23/02/2020
Teatro Bellini - Napoli
Torino
Al Teatro Cardinal Massaia, fino al 23 febbraio va in scena RICETTE D'AMORE di Cinzia Berni, per la regia di Diego Ruiz, con Patrizia Pellegrino, Matilde Brandi, Ascanio Pacelli, Samanta Togni, Federica Cifola
Giulia, Irene e Susanna si riuniscono nella cucina di Silvia per preparare l’esame d’arte culinaria del corso “A Tavola con lo Chef” che frequentano insieme. Un giorno Luca, un bellissimo ragazzo dal fisico mozzafiato che è ospite del fratello di Silvia nell’appartamento accanto, piomba tra di loro - vestito solo da un asciugamano intorno alla vita - perché è rimasto chiuso fuori casa mentre cercava di riattivare la corrente elettrica. All’improvviso la presenza di Luca cambia i rapporti che si sono creati tra le quattro donne, scatta la “sindrome della preferita”.
22/02/2020 - 23/02/2020
Torino - Cardinal Massaia
Verona
Al Teatro Nuovo, fino al 29 febbraio va in scena BELLA FIGURA, di Yasmina Reza, per la regia di Roberto Andò, con Anna Foglietta, Paolo Calabresi, David Sebasti, Simona Marchini, Anna Ferzetti
Un uomo e una donna, nel parcheggio di un ristorante fuori città. Lei, Andrea, madre single e impiegata in una farmacia, è ancora in macchina. Il suo amante, Boris, un piccolo imprenditore di verande, sta cercando di convincerla ad uscire, malgrado il passo falso che ha appena commesso: farsi scappare che quel ristorante gli è stato consigliato da sua moglie. Bella Figura esplora la notte che segue a quell’errore fatale. Poco dopo, una seconda coppia entra in scena: Eric e Francoise, insieme a Yvonne, la madre di Eric. In breve emerge che sono legati alla prima coppia da un segreto imbarazzante. La pièce si svolge quasi interamente all’aperto, mentre il giorno volge al termine.
26/02/2020 - 29/02/2020
Verona – Teatro Nuovo
Roma
Al Teatro Argentina, dal 25 febbraio all’8 marzo va in scena IL GIARDINO DEI CILIEGI di Anton Cecov, per la regia di Alessandro Serra, con Arianna Aloi, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Marta Cortellazzo Wiel, Massimiliano Donato, Chiara Michelini, Felice Montervino, Fabio Monti, Massimiliano Poli, Valentina Sperlì, Bruno Stori, Petra Valentini
Il senso della caducità di tutte le cose. Un destino ineluttabile, immanente, sovrasta e contrasta l’insostenibile leggerezza del “Giardino”. Proprio per questo, nonostante l’autore insistesse nel definire la pièce una commedia e il regista Stanislavskij una tragedia, l’ultima opera teatrale di Čechov è anche la più lirica. Scritta tra il 1902 e il 1903 nel ritiro di Jalta, dove l’autore, ormai minato dalla tubercolosi, si era stabilito da un paio d’anni, la vicenda di Ljubov’ e della sua famiglia non rispecchia solo la decadenza della aristocrazia terriera e l’ascesa della classe borghese, né si limita a descrivere la conseguente trasformazione sociale e di mentalità, ma pone l’accento sul passare inesorabile delle stagioni della vita.
Tornano i temi cari al drammaturgo russo: l’idealismo velleitario, la frustrazione deprimente e soprattutto “la sofferenza del mutamento”, che abbatte gli uomini come i ciliegi del meraviglioso giardino, messo all’asta per pagare un’ipoteca. Sin dalle prime battute noi spettatori sappiamo che tutto è perduto, in simbiosi con i personaggi che si ritrovano nella grande casa, intenti più a rievocare i ricordi del tempo andato che a trovare concrete soluzioni. Così il nuovo che avanza travolgerà tutto, a dimostrazione che per ogni mondo che scompare, subito un altro si affaccia, e non ce ne siamo accorti. Quel giardino siamo noi e come noi finisce. Čechov morì sei mesi dopo il debutto.
Roma, Teatro Argentina
26 febbraio – 8 marzo
CINEMA
Criminali come noi
Film diretto da Sebastián Borensztein, è basato sul romanzo "La notte degli eroici perdenti" di Eduardo Sacheri ed è ambientato nel 2001 in una cittadina sperduta nei pressi di Buenos Aires. Racconta la storia di alcuni amici che decidono di raccogliere una somma di denaro, necessaria per acquistare alcuni silos abbandonati così da fondare una cooperativa agricola. Purtroppo, però, la crisi economica incombe e il gruppo viene truffato dal direttore della banca e da un legale e finiscono per perdere tutti i loro soldi, tra cui i pochi risparmi che avevano. Non volendo arrendersi così, decidono di vendicarsi del danno subito, improvvisarsi criminali e "rubare in casa di ladri"...
Genere :Avventura, Commedia
Anno: 2019
Regia: Sebastián Borensztein
Attori: Ricardo Darín, Luis Brandoni, Chino Darín, Verónica Llinás, Daniel Aráoz, Carlos Belloso, Marco Antonio Caponi, Rita Cortese, Andrés Parra
Paese: Argentina, Spagna
Durata: 116 min
Il Richiamo della Foresta
Film diretto da Chris Sanders, è basato sull'omonimo romanzo di Jack London.È la storia di un cane di nome Buck, che vive come animale domestico in California, conducendo un'esistenza tranquilla. Per una serie di tristi eventi, durante la Corsa all'oro del 1890, Buck si ritrova a dover affrontare il selvaggio territorio dell'Alaska e la sua vita cambia drasticamente. Ora è un cane da slitta e da semplice recluta del gruppo ne diventerà il leader. Quest'avventura gli permetterà di capire chi è e trovare il suo posto nel mondo.
Genere: Avventura
Anno: 2020
Regia: Chris Sanders
Attori: Karen Gillan, Harrison Ford, Dan Stevens, Jean Louisa Kelly, Omar Sy, Wes Brown, Terry Notary
Paese: USA
Durata: 105 min
La mia banda suona il pop
Film diretto da Fausto Brizzi, racconta la storia della burrascosa reunion dei Popcorn, un famosissimo gruppo pop degli anni '80, formato da Tony (Christian De Sica), Jerry (Paolo Rossi), Lucky (Massimo Ghini) e Micky (Angela Finocchiaro). È un importante magnate di Pietroburgo, Vladimir Ivanov (Rinat Khismatouline), a voler vedere ancora una volta insieme la sua band preferita per un'ultima emozionante esibizione. Franco (Diego Abatantuono), infido manager dei Popcorn, viene contattato da Olga (Natasha Stefanenko) per conto di Ivanov, ma l'agente non è molto d'accordo con l'idea del magnate e decide di proporgli alteri talenti italiani, disposti a esibirsi in Russia. Ivanov, però, non accetta un no come risposta, lui vuole i Popcorn. A Franco quindi rimane l'arduo compito di riunirli, ma i membri del gruppo non acconsentono a nessuna condizione di rivedersi e suonare di nuovo insieme. Eppure, complice il destino e forse anche la brama di denaro, i quattro si ritrovano costretti ad accettare la proposta dell'oligarca.
Mentre cercano di ritornare all'antico splendore e di sopportarsi tra un soundcheck e l'altro, i quattro Popcorn scoprono che la loro avventura russa è solamente un capro espiatorio; in verità, Olga li ha ingaggiati per poter derubare Ivanov senza essere scoperta. La loro colorata esibizione si tinge così dei scuri toni del thriller, ma la band vede nel piano di Olga un modo per ridare slancio alle loro miserie vite. Come? Rapinando loro Ivanov
Genere: Commedia
Anno: 2020
Regia: Fausto Brizzi
Attori: Christian De Sica, Diego Abatantuono, Massimo Ghini, Angela Finocchiaro, Rinat Khismatouline, Giulio Base, Paolo Rossi, Natasha Stefanenko, Tiberio Timperi
Paese: Italia
Durata: 95 min
L'hotel degli amori smarriti
Film diretto da Christophe Honoré, è la storia di Maria (Chiara Mastroianni), che dopo un matrimonio lungo vent'anni rompe con Richard (Benjamin Biolay). L'uomo, infatti, ha scoperto che lei lo tradisce. Maria lascia il tetto coniugale, si trasferisce nella stanza 212 di un hotel di fronte la sua casa. In questo modo, seppur lontana da Richard, la donna può osservarlo nel loro vecchio appartamento, guardando il loro matrimonio che va in mille pezzi.
Questa piccola camera di albergo diventerà sempre più affollata nel momento in cui diverse persone del suon passato torneranno farle visita per rivivere insieme vecchi ricordi, memorie smarrite e amori un tempo sognati, ma ormai apparentemente perduti. Il tutto durante un'unica magica notte, che trasformerà per sempre Maria.
Genere: Commedia
Anno: 2019
Regia: Christophe Honoré
Attori: Chiara Mastroianni, Benjamin Biolay, Vincent Lacoste, Kolia Abiteboul, Camille Cottin, Carole Bouquet, Stéphane Roger, Harrison Arevalo, Marie-Christine Adam, Claire Johnston
Paese: Francia
Durata: 86 min
Lontano Lontano
Film diretto da Gianni Di Gregorio, racconta la storia di Attilio (Ennio Fantastichini), Giorgetto (Giorgio Colangeli) e il Professore (Gianni di Gregorio). Tre uomini sui 70 anni di Roma, diversissimi tra loro eppure simili nella sorte. Il Professore insegnava latino e ora è in pensione, intrappolato dalla noia. Giorgetto, ultimo baluardo della vecchia romanità, vive in miseria e fatica a sbarcare il lunario. Attilio con il suo animo anticonformista è un robivecchi che desidererebbe rifare molte di quelle esperienze della gioventù. Le loro vite sono un disastro, la loro anzianità li sta logorando in una triste esistenza di quartiere, mentre tutti tre sognano un futuro all'estero. Ma dove?
La scelta della destinazione della loro fuga da un'esistenza disastrata e amara non sembra così facile ed è solo il primo problema che si porrà sulla loro strada. Ognuno, infatti, ha un sogno: cambiare vita. Sebbene sembri difficile, i tre riusciranno nella loro impresa, ma non proprio come lo immaginavano...
Genere: Commedia
Anno: 2019
Regia: Gianni Di Gregorio
Attori: Gianni Di Gregorio, Ennio Fantastichini, Giorgio Colangeli, Daphne Scoccia, Salih Saadin Khalid, Francesca Ventura, Silvia Gallerano, Iris Peynado, Galatea Ranzi, Roberto Herlitzka
Paese: Italia
Durata: 90 min