1 luglio 2025

Tari, risparmiare sui rifiuti è possibile: milioni di risparmio all’anno con più efficienza regionale

Tari e risparmio con i rifiuti, lo rivela uno studio del Cesisp (Università di Milano-Bicocca) sugli effetti del metodo tariffario introdotto da Arera nel 2020

Autore: Chiara Aiello
Secondo lo studio del Cesisp dell’Università di Milano-Bicocca, presentato alla presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e del presidente di Arera Stefano Besseghini, l’introduzione del metodo tariffario rifiuti da parte dell’autorità di regolazione Arera nel 2020 ha prodotto risultati concreti. Vediamoli nel dettaglio.

Cosa cambia con il metodo Arera

Introdotto nel 2020, il metodo tariffario per i rifiuti urbani ha segnato una svolta nella regolazione del settore, puntando su maggiore trasparenza, efficienza e omogeneità tra le diverse aree del Paese:
  • +14% di efficienza gestionale media tra il 2021 e il 2023 rispetto al periodo 2015-2019;
  • -13% di disomogeneità territoriale, con una progressiva uniformazione delle tariffe e dei livelli di servizio su tutto il territorio italiano.

Le nuove regole hanno introdotto criteri chiari per la determinazione delle tariffe, la definizione dei costi standard e i livelli minimi di efficienza del servizio.

Il potenziale risparmio: 322 milioni di euro all’anno

L’analisi condotta su un campione di 5.000 comuni dimostra che se tutte le regioni operassero con l’efficienza delle aree più virtuose (come il Triveneto), si potrebbero ottenere risparmi annuali pari a 322 milioni di euro, suddivisi in:
  • 202 milioni nella raccolta e trasporto dei rifiuti;
  • 121 milioni nel trattamento e smaltimento.

Nel concreto, la riduzione degli sprechi e il miglioramento dei servizi potrebbero alleggerire sensibilmente i costi complessivi del sistema rifiuti.

Tari puntuale: funziona al Nord, sfida al Sud

Un altro punto chiave riguarda la Tari puntuale, cioè la tariffa basata sulla quantità reale di rifiuti indifferenziati prodotti da ogni utenza. Lo studio rileva che:
  • è già efficace nel Nord Italia, dove ha contribuito a migliorare la raccolta differenziata e ridurre i costi;
  • ha un impatto limitato al Centro-Sud, principalmente a causa della scarsa dotazione impiantistica.

I ricercatori però sottolineano come la tariffazione puntuale possa diventare un aiuto concreto anche nei territori in difficoltà, soprattutto se unita ad un rafforzamento infrastrutturale.

Ambiente, circolarità e “materie prime seconde”

Tra le sfide future, lo studio indica la valorizzazione dei materiali ottenuti dal riciclo come elemento strategico per ridurre ulteriormente i costi e migliorare la sostenibilità ambientale.
Secondo il presidente Arera, Stefano Besseghini, “la creazione di mercati forward per le “materie prime seconde” potrebbe aiutare a sviluppare un’economia circolare più solida e stabile.”
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