In attesa della stagione estiva ormai alle porte, e dopo l’accordo raggiunto dalla Commissione Europea e dal Parlamento sulla certificazione vaccinale che semplifica la circolazione nel territorio europeo, gli italiani potranno programmare anche i viaggi al di fuori del confine nazionale, senza dimenticarsi di tutti i documenti necessari.
Come abbiamo già avuto modo di vedere in precedenza, la condizione necessaria per lo spostamento è il certificato vaccinale attestante l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o il referto di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti. Attualmente la certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza. La sua validità inizia dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste due dosi), mentre, per chi ha completato l’intero ciclo la validità è pari a nove mesi.
Per i viaggi in territorio straniero nella maggior parte dei casi sembra essere sufficiente avere il referto di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo, ma non sempre basta. Vediamo nel dettaglio quali sono i documenti di cui non bisogna dimenticarsi e qual è l’iter da seguire per varcare un confine nazionale diverso da quello italiano:
- in Croazia possono liberamente entrare le persone provenienti direttamente dai Paesi e/o Regioni dell’area Schengen che sono elencati nella “lista verde”, quest’ultime dovranno dimostrare di non aver soggiornato nelle aree di transito. Tutti gli altri potranno varcare il confine presentando almeno una di queste tre opzioni: l’esito negativo al tampone effettuato delle 48 ore precedenti, il certificato di vaccinazione se sono trascorsi 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, o sottoporsi al tampone al momento dell’arrivo rispettando un tempo di autoisolamento fino al risultato del test;
- in Grecia tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla nazionalità e dalla modalità di ingresso, per entrare dovranno soddisfare almeno una di queste tre condizioni: attestare con certificato il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, essere risultati negativi al covid entro le 72 ore precedenti all’ingresso, oppure, presentare di un certificato di guarigione negli ultimi nove mesi;
- in Marocco con il fine di contenere la diffusione del virus è stata adottata la chiusura dei confini, sono stati sospesi fino a nuovo ordine tutti i collegamenti aerei e marittimi, e per l’Italia, in particolare, la sospensione durerà fino al 10 giugno 2021;
- in Portogallo i viaggiatori dovranno presentare l’esito negativo al tampone effettuato 72 ore prima del viaggio, in caso contrario non potranno imbarcarsi. I bambini con età inferiore ai 24 mesi sono esentati dal presentare il suddetto test;
- nella Repubblica Dominicana è stato esteso il coprifuoco fino al 30 maggio 2021, ma nonostante il peggioramento della situazione sanitaria attuale, sarà possibile varcare il confine. Tutti i viaggiatori in entrata e in uscita dal Paese devono, prima del loro viaggio, compilare e inviare online un formulario scaricabile. Per i passeggeri in arrivo si consiglia di tenere a portata di mano il codice QR da mostrare alle Autorità di dogana;
- in Spagna è consentito l’ingresso da tutti i Paesi europei e appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Vige l’obbligo della presentazione di un test molecolare con risultato negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti all’ingresso, non sono ammessi i test rapidi;
- non si potrà ancora andare negli Stati Uniti, attualmente, infatti, l’ingresso è vietato a tutti i viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti all’arrivo, abbiano soggiornato nel Regno Unito, in Irlanda, in Brasile, in Sud Africa, in Cina, in Iran e in un Paese dell’area Schengen, inclusa l’Italia.
In attesa della stagione estiva ormai alle porte, e dopo l’accordo raggiunto dalla Commissione Europea e dal Parlamento sulla certificazione vaccinale che semplifica la circolazione nel territorio europeo, gli italiani potranno programmare anche i viaggi al di fuori del confine nazionale, senza dimenticarsi di tutti i documenti necessari.
Come abbiamo già avuto modo di vedere in precedenza, la condizione necessaria per lo spostamento è il certificato vaccinale attestante l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o il referto di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti. Attualmente la certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza. La sua validità inizia dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste due dosi), mentre, per chi ha completato l’intero ciclo la validità è pari a nove mesi.
Per i viaggi in territorio straniero nella maggior parte dei casi sembra essere sufficiente avere il referto di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo, ma non sempre basta. Vediamo nel dettaglio quali sono i documenti di cui non bisogna dimenticarsi e qual è l’iter da seguire per varcare un confine nazionale diverso da quello italiano:
- in Croazia possono liberamente entrare le persone provenienti direttamente dai Paesi e/o Regioni dell’area Schengen che sono elencati nella “lista verde”, quest’ultime dovranno dimostrare di non aver soggiornato nelle aree di transito. Tutti gli altri potranno varcare il confine presentando almeno una di queste tre opzioni: l’esito negativo al tampone effettuato delle 48 ore precedenti, il certificato di vaccinazione se sono trascorsi 14 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, o sottoporsi al tampone al momento dell’arrivo rispettando un tempo di autoisolamento fino al risultato del test;
- in Grecia tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla nazionalità e dalla modalità di ingresso, per entrare dovranno soddisfare almeno una di queste tre condizioni: attestare con certificato il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, essere risultati negativi al covid entro le 72 ore precedenti all’ingresso, oppure, presentare di un certificato di guarigione negli ultimi nove mesi;
- in Marocco con il fine di contenere la diffusione del virus è stata adottata la chiusura dei confini, sono stati sospesi fino a nuovo ordine tutti i collegamenti aerei e marittimi, e per l’Italia, in particolare, la sospensione durerà fino al 10 giugno 2021;
- in Portogallo i viaggiatori dovranno presentare l’esito negativo al tampone effettuato 72 ore prima del viaggio, in caso contrario non potranno imbarcarsi. I bambini con età inferiore ai 24 mesi sono esentati dal presentare il suddetto test;
- nella Repubblica Dominicana è stato esteso il coprifuoco fino al 30 maggio 2021, ma nonostante il peggioramento della situazione sanitaria attuale, sarà possibile varcare il confine. Tutti i viaggiatori in entrata e in uscita dal Paese devono, prima del loro viaggio, compilare e inviare online un formulario scaricabile. Per i passeggeri in arrivo si consiglia di tenere a portata di mano il codice QR da mostrare alle Autorità di dogana;
- in Spagna è consentito l’ingresso da tutti i Paesi europei e appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Vige l’obbligo della presentazione di un test molecolare con risultato negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti all’ingresso, non sono ammessi i test rapidi;
- non si potrà ancora andare negli Stati Uniti, attualmente, infatti, l’ingresso è vietato a tutti i viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti all’arrivo, abbiano soggiornato nel Regno Unito, in Irlanda, in Brasile, in Sud Africa, in Cina, in Iran e in un Paese dell’area Schengen, inclusa l’Italia.