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“Prevenire e gestire le difficoltà dell’impresa. Vademecum per le piccole e medie imprese”, è il titolo del documento predisposto dal Consiglio nazionale dei Commercialisti, con la Fondazione ADR commercialisti, l’Università di Firenze (con il coordinamento del professor Lorenzo Stanghellini) e la Fondazione CR del capoluogo toscano.
Il Vademecum, pubblicato ieri, si occupa di “assetti adeguati”, composizione negoziata e dialogo con i creditori finanziari. La pubblicazione rientra nelle aree di delega del Consiglio nazionale dei Commercialisti Funzioni giudiziarie e metodi ADR (consigliere nazionale delegato Giovanna Greco), Diritto societario (consigliere nazionale delegato David Moro) e Gestione della crisi d’impresa e procedure concorsuali (consigliere Pierpaolo Sanna). Il presidente e vice-presidente della Fondazione ADR Commercialisti sono Antonino Trommino e Maria Lucetta Russotto.
Il documento – Come spiegato dal suddetto documento in premessa, partendo dal presupposto che una visione ottimistica dell’imprenditore debba accompagnarsi all’attenzione nei confronti di tutto ciò che potrebbe mettere in difficoltà l’impresa, occorre considerare, al contempo, che anche cogliere tempestivamente i segnali di difficoltà, consente di porre in essere una serie di azioni che, proprio perché intervengono nell’immediato, spesso permettono di superare le difficoltà, evitando che sfocino in una vera e propria crisi.
Al fine, quindi, d’incentivare una gestione preventiva e proattiva delle difficoltà dell’impresa, in ragione dell’impatto che la crisi può avere, oltre che sull’imprenditore, anche sui terzi (dipendenti, creditori, clienti, lo Stato), recenti riforme sono intervenute in due direzioni:
Lo scopo del documento in esame, definito “Vademecum” perché destinato agli imprenditori, è quello d’illustrare in modo sintetico le novità, con un linguaggio semplice e con specifico riguardo alle peculiarità delle piccole e medie imprese
Nello specifico, il Vademecum si sofferma ed approfondisce sostanzialmente tre argomenti:
A completamento di quanto sopra esposto, è bene ricordare che, la maggior parte delle novità, derivano dall’entrata in vigore, il 15 luglio 2022, del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCII), il quale conclude un percorso di modernizzazione delle regole sulla crisi d’impresa. L’obiettivo del CCII e delle norme collegate, infatti, è quello di spostare l’attenzione sul trattamento precoce della crisi, mediante la sua tempestiva rilevazione e mediante la sua gestione, quando possibile, con strumenti “leggeri” (basati in tutto o in larga parte su accordi con i creditori, senza il necessario intervento del tribunale).