21 febbraio 2018

Google Pay, un unico sistema di pagamento via Google

Autore: ELENA FRASCONI

Google Search, Google Plus, Google Earth e ancora Google Drive o Gmail … Nella lunga lista di servizi on line, offerti dall’azienda informatica statunitense, non poteva più mancare un unico sistema di pagamento virtuale.

Il colosso di Mountain View (California) propone, infatti, Google Pay: un solo strumento che consentirà di effettuare pagamenti in mobilità, sui negozi online via Google Chrome, tramite app e via Pos tradizionali. Un nuovo brand insomma, per semplificare la vita dei suoi due miliardi di utenti (solo su Android).

L’ultima di casa Google - Ad annunciare la novità Pali Bath, il vicepresidente del settore Product Management & Payments con un post sul blog ufficiale di Google, pubblicato lo scorso 8 gennaio. Il sistema consentirà di usare le informazioni del proprio account Google, per sbrigare pagamenti su acquisti effettuati tramite il browser Chrome, accelerando così le operazioni in tutta tranquillità.

“Simpler, safer, and more consistent” è il motto con cui è stato lanciato il nuovo servizio, firmato Big G; dal punto di vista operativo, gli utenti non troveranno più Google Wallet – sfruttato anche per l’invio di denaro via Gmail – o Android Pay (che funziona come Apple Pay), entrambi confluiti e sostituiti proprio da GPay.

Il servizio sarà gradualmente messo a disposizione, come applicazione, nei diversi paesi (per l’Italia non è ancora stata stabilita una data)in cui sono attivi i sistemi per i pagamenti di Google e nelle prossime settimane «sarà on line nello store e su tutti i prodotti Google» spiega ancora Bath. «Non sarete più preoccupati su che app usare per accedere alle vostre informazioni di pagamento, perché troverete tutto in Google Pay», si legge sul blog.

Come funziona? - Prima dell’avvento di Google Pay, gli utenti potevano pagare con Android Pay, Google Wallet o sfruttare le funzioni di Chrome di auto compilazione dei campi relativi alla carta di credito. Sistemi diversi, che dal 2011 hanno portato un po’ di confusione. D’ora in poi, invece, si potranno fare acquisti su Chrome, nel Play Store, su Youtube, trasferire soldi ad amici o familiari, ma anche “offline”, in supermercati e negozi, grazie alla tecnologia NFC (vale a dire “comunicazione in prossimità” e consiste in una tecnologia capace di mettere in comunicazione due diversi dispositivi, sfruttando una connettività wireless a corto raggio). In pratica: «Google manda al venditore i tuoi dati di pagamento dal tuo account, non c’è bisogno di digitare altro – spiega sempre Pali Bhat – il venditore poi raccoglie i dettagli come per tutti gli altri acquisti». Inoltre, Big G specifica che per la gestione delle transazioni economiche non ci sarà alcuna commissione: tutto ciò che l’utente paga arriva al venditore.

Partite già le prime partenership, come annunciato da Bath. Google Pay è già utilizzabile per fare acquisti su alcune delle app più amate dagli under 35, come Airbnb, Instacart, servizio di consegna a domicilio di cibo, Fandango per acquistare serie e libri e altri. Per incentivare l’uso dell’app, Google ha previsto anche degli sconti e allo stesso tempo, Bath ha invitato gli sviluppatori a visitare il Payment solution Site, per offrire suggerimenti su come implementare Google Pay e favorirne l’integrazione. Cliccando qui di seguito, sarà possibile visitare la pagina web dedicata: Link.

Pagamenti digitali in rapida accelerazione - Una novità che impone una riflessione, su come si stia digitalizzando il trend dei pagamenti digitali. Anche nel nostro paese sono sempre più gli italiani che si affidano ai nuovi strumenti di pagamento. Nel 2016 il transato tramite “digital payment” si è attestato a quota 19 miliardi, per un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Secondo le stime dell’Osservatorio Mobile payment&commerce del Politecnico di Milano: i new digital payment nel 2016 valgono una quota del 15 per cento, sul totale e crescono del 51% sul 2015. Con un contributo sempre più importante di formule quali e-commerce ed e-payment che rappresentano la componente di maggior valore nei new digital payment. L’acquisto di beni e servizi e il pagamento di ricariche, bollette e tasse tramite pc o tablet con carta di credito o tramite wallet crescono del 14%, arrivando a valere 18,7 miliardi.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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