24 maggio 2011

CNDCEC: Pubblicate le linee guida alla redazione del Business plan

Autore: Redazione Fiscal Focus
Business Plan, le linee guida - Il Consiglio Nazionale del Dottori Commercialisti ed esperti Contabili, ha pubblicato un interessante documento contenente le linee guida relative alla compilazione del Business Plan. Il lavoro ha lo scopo di sancire ed illustrare i principi generali di redazione del Business Plan a cui il Commercialista dovrebbe ispirarsi in sede di impostazione e realizzazione di un documento aziendale a carattere di pianificazione e di previsione.

La simulazione della dinamica aziendale - Il Business Plan è un moderno strumento di simulazione della dinamica aziendale, proiettata nel medio‐lungo termine, costituito da una serie di documenti nei quali è rappresentata, in termini qualitativi e quantitativi, l’idea imprenditoriale. In genere è concepito come lo strumento da utilizzare per le decisioni di avvio di una nuova impresa, ma limitare la sua funzione solo a questo obiettivo sarebbe estremamente riduttivo in quanto lo stesso documento può avere una molteplice natura, che corrisponde alle diverse finalità che dovrà assolvere. Il Business Plan può rappresentare un supporto essenziale sia nelle “fasi straordinarie” della vita dell’impresa (la nascita, la crescita, l’aggregazione) sia nella “fase ordinaria” della gestione corrente, costituendo uno strumento essenziale per la valutazione di fattibilità tecnica ed economico‐finanziaria di un progetto d’investimento complesso, come un’iniziativa economica a carattere duraturo.

Gli utilizzi - La diffusione del Business Plan consente di incrementare l’applicazione delle valutazioni previsionali, nell’ambito sia della finanza agevolata, ma anche dei finanziamenti privati e, soprattutto, della pianificazione economica, finanziaria e strategica d’impresa. Naturalmente, non può essere considerato come uno strumento che fornisce garanzie assolute, ma può consentire la consapevole valutazione e misura delle reali aree di rischio e criticità di un progetto aziendale sottoposto a valutazione preventiva.

Il principi di reazione del BP - L’identificazione e la divulgazione dei principi di redazione del Business Plan, rappresenta un’iniziativa utile e necessaria volta a diffondere l’utilizzo di questo strumento, e per promuovere il riconoscimento e uniformare le regole di redazione e i criteri di validazione. Nella stesura del documento, il redattore elabora e sintetizza tutte le idee, i programmi e le iniziative conseguenti che caratterizzano il progetto imprenditoriale.

Le linee guida del Consiglio Nazionale - Il lavoro realizzato dal Consiglio Nazionale richiama i “Principi generali di redazione del Business Plan” già approvati dallo stesso Consiglio il 9 dicembre 2003, con aggiornamenti, revisioni ed adattamenti connessi sia all’evoluzione del mercato economico e finanziario, sia alla crescente necessità di reperire fonti di finanziamento pubbliche e/o private. Il nuovo testo è strutturato in 8 documenti che riguardano: la presentazione del progetto d’impresa (Documento n. 1), i principi generali di redazione del business plan (Documento n. 2), la descrizione dell’azienda e della sua storia (Documento n. 3), l’analisi del mercato di riferimento dell’iniziativa, la formulazione del relativo piano di marketing e di vendita e il posizionamento competitivo (Documento n. 4), la formulazione del piano degli investimenti previsti e dei relativi costi (Documento n. 5), gli elementi per la redazione del bilancio di previsione (Documento n. 6), la valutazione complessiva del progetto d’impresa (Documento n. 7), la criticità nella elaborazione del business plan (Documento n. 8).

Gli obiettivi - L’obiettivo del Consiglio è quello di proporre uno schema completo e sistematico a supporto e di ausilio nell’elaborazione del documento, al fine di agevolarne l’attività di redazione e, al contempo, regolarla secondo un’impostazione omogenea, organica e coerente. Ciò però non significa che siamo di fronte ad un “format” chiuso, in quanto ciò che si vuole proporre è dare accanto ai principi, alcune linee guida utili al professionista per redigere il “suo” Business Plan, adattandolo al caso concreto di cui si dovrà occupare.
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