12 marzo 2014

Commercialisti. I risultati del sondaggio del Comitato PMS

Tariffe, portafoglio clienti e aggiornamento formativo tra le criticità dei commercialisti del futuro

Autore: Redazione Fiscal Focus
Il sondaggio PMS - Tra le principali problematiche che hanno afflitto i commercialisti non solo italiani negli ultimi mesi del 2013, vi sono l'abolizione delle tariffe, la difficoltà a trovare e poi fidelizzare i clienti, e ancora la necessità di mantenersi costantemente aggiornati. Queste sono le problematiche, ma non le uniche, che vengono fuori dall’ultima edizione del sondaggio del Comitato per i piccoli e medi studi promosso dall'Ifac, l'organizzazione mondiale delle professioni economico-contabili. L’ultima edizione del sondaggio IFAC, svoltosi tra il 15 novembre e il 31 dicembre 2013, è stata proposta in 17 lingue e ha visto la partecipazione di 3709 tra piccoli e medi studi professionali (PMS) di oltre 120 Paesi. Il dato più interessante che emerge dai risultati del sondaggio è senz’altro la diminuzione del numero dei piccoli e medi studi che si sentono minacciati dall’incertezza economica, in quanto intravedono concrete possibilità di ripresa per questo settore, giustamente considerato il barometro della crescita economica. Relativamente ai commercialisti italiani, solo l’11,7% si aspetta un 2014 migliore, mentre il 41,6% crede in un ulteriore peggioramento del proprio giro di affari.

Le problematiche dei piccoli e medi studi (PMS) – per quel che concerne le problematiche dei PMS, la sfida principale è rappresentata dall’acquisizione e fidelizzazione dei clienti, seguita dalla spinta al ribasso delle tariffe praticate. Poi vi è la difficoltà nel tenersi al passo con le nuove normative e i nuovi principi, e nelle due precedenti edizioni, questa era risultata la sfida più ardua per la maggior parte degli intervistati. In Italia prevale il problema delle tariffe (24,4%), mentre le altre due questioni relative al portafoglio clienti e al continuo aggiornamento normativo sono preminenti ognuna per il 20% dei partecipanti al sondaggio.

Domanda di servizi - Il sondaggio ha evidenziato che si registra un aumento costante nella domanda di servizi di contabilità e di compilazione, con un margine di 10 punti percentuali rispetto ai servizi di revisione e assurance (23%). In Italia si riscontra invece il ruolo cruciale dei servizi di consulenza (31,4%) e fiscalità (26,8%), seguiti dai servizi compilativi (19,1%). Nella prospettiva di fine 2013, l’acquisizione di nuovi clienti risulta essere il fattore che incide maggiormente sulla crescita della redditività. In Italia sono poi segnalati la riduzione dei costi fissi (23,4%) e la fidelizzazione dei clienti già acquisiti (20,9%).

L’aggiornamento - La consulenza fiscale e la revisione contabile si pongono in cima alla lista degli argomenti più ricercati, in Italia inoltre, si evidenzia la necessità per i professionisti di approfondire le strategie aziendali. I dati indicano che tendenzialmente i PMS hanno necessità di aggiornarsi periodicamente su quei servizi per i quali hanno un’esperienza già consolidata e che sono alla base dell’attività svolta. È presumibile che si percepisca il bisogno di documentarsi anche consultando linee guida e materiale esplicativo riguardo l’implementazione dei principi e della regolamentazione che disciplinano queste particolari aree.

Modifiche nella relazione di revisione -
Nell’ambito delle modifiche alla relazione di revisione proposte dallo IAASB, le domande inserite nel sondaggio riguardavano nello specifico i principi internazionali di revisione ISA 260, ISA 570 e ISA 720 e le risposte evidenziano tendenzialmente l’utilità delle proposte di modifica formulate dallo IAASB.

Modifiche agli ISA – Per quanto riguarda le modifiche agli ISA, in Italia il dato relativo alle comunicazioni ai responsabili delle attività di governante non offre spunti significativi come il dato a livello mondiale, mentre sulle altre due risposte si riscontra un sostanziale allineamento alle preferenze rilevate a livello internazionale.

Ottimismo sul futuro - Nella relazione di gennaio 2014, la Banca Mondiale prevede che la crescita economica globale nel 2014 supererà quella del 2013, grazie al miglioramento delle condizioni economiche, per esempio in Europa. Questo ottimismo emerge parzialmente nelle risposte al sondaggio che riguardano l’andamento futuro degli affari. Il 31% degli intervistati ritiene che l’andamento del proprio studio migliorerà nel 2014, solo il 22% prevede un peggioramento, mentre la maggior parte si aspetta condizioni sostanzialmente invariate.
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