23 aprile 2013

I Commercialisti Italiani presenti a London Stock Exchange

Il 19 aprile, Borsa Italiana e London Stock Exchange hanno incontrato a Londra, presso la sede della Borsa, i Commercialisti italiani esperti in Finanza Governance e Borsa rappresentati istituzionalmente da Marcello Danisi già delegato area finanza del CNDCEC e dai rappresentanti delle due Associazioni di categoria Aicef e Cefem, Emmanuela Saggese e Alfredo Imparato.

Oltre 60 i colleghi intervenuti da tutta Italia, in quello che rappresenta il primo evento nella storia dei commercialisti.
Il dialogo avviato nel 2008 dal CNDCEC tramite Marcello Danisi con Borsa Italiana ha dato i suoi frutti nell'evoluzione del percorso formativo e propositivo nei confronti delle istituzioni di cui le Associazioni Aicef e Cefem si stanno facendo portatrici.

Su questo tema, Luca Peyrano, head of primary market Italy and continental Europe di Borsa Italiana, nel riconoscere il ruolo fondamentale dei commercialisti specializzati in Finanza, nell'apertura dei lavori, ha evidenziato le sinergie positive derivanti dal protocollo d'intesa sottoscritto con il CNDCEC per condividere un sistema integrato di obiettivi legati allo sviluppo del sistema industriale e finanziario italiano attraverso una specifica formazione qualificata.

Marcello Danisi ha sottolineato le molteplici attività poste in essere di concerto tra il CNDCEC e Borsa Italiana, impegnati a organizzare specifici corsi di formazione e specializzazione nelle materie finanziarie in tema di processi di quotazione, analisi finanziarie, Risk Management e Governance societaria la cui evoluzione è sfociata nella costituzione delle due associazioni, nate con presupposti differenti, ma con un unico obiettivo quello di unire professionisti altamente qualificati attualmente impegnati, tra l’altro, su temi che vanno dal controllo documentale del merito creditizio fino al controllo dei Patrimoni attivi e della quotazione nei mercati azionari.
Ha aperto i lavori Emmanuela Saggese che, nel differenziare i percorsi dei due mercati, inglese e italiano, fa presente quanto le MMPI italiane siano generalmente più predisposte ad affidarsi al credito bancario che a reperire equity. Le aziende del mercato inglese erano già orientate a reperire capitale di terzi e questo ha determinato il successo nella quotazione all'Aim. Le aziende italiane essendo micro-piccole non sono in grado di sviluppare al loro interno competenze specialistiche nella gestione finanziaria né tanto meno hanno la possibilità di assumere un CFO. Per replicare lo stesso meccanismo virtuoso ai fini della quotazione in Aim Italia, é necessario un ribilanciamento fra capitale di credito e capitale di rischio. Ecco perché in quest'ottica il commercialista specializzato in Finanza può rappresentare l'eccellenza professionale per accompagnare le aziende in questo percorso di crescita affinché diventino economiche e "leggibili" dal sistema finanziario.

Anche Alfredo Imparato ha rimarcato il ruolo dei commercialisti per essere i protagonisti al fianco delle imprese in ambito finanziario. Le nostre competenze, precisa nel suo intervento, sia in ambito gestionale che fiscale internazionale sono al servizio di tutte le istituzioni incluse le autorità fiscali per condividere misure di incentivi fiscali a costo marginale zero per il paese con focus sull'occupazione e dare slancio alle quotazioni come già successo nel Regno Unito.

Il tema della giornata é stato focalizzato sui mercati alternativi del Capitale AIM inglese e Aim Italia.

Claire Dorrian, Senior Manager - Product Management Aim London Stock Exchange ha presentato il mercato Aim inglese quale primo mercato al mondo di questo tipo,tanto che importanti investitori internazionali guardano all'AIM UK con sempre maggiore interesse.

Le attività sono proseguite con l'intervento di Marta Testi, Corporate Advisers - Italy Primary Markets di Borsa Italiana, che ha presentato il Progetto Élite quale importante iniziativa nata un anno fa per aiutare le aziende italiane a strutturarsi e crescere in vista di un possibile futuro accesso al mercato dei capitali. Le aziende italiane partecipanti a oggi sono 100 e il progetto prevede un ruolo importante del commercialista nelle fasi di proposizione, accompagnamento e formazione.

Al termine dei lavori si è sviluppato un interessante dibattito tra gli intervenuti, dove é maturata la consapevolezza di concrete potenzialità di crescita per il mercato italiano e di possibilità operative per il commercialista specializzato in tali specifiche attività professionali.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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