11 giugno 2025

Stati Generali dei Commercialisti 2025, Meloni “il Fisco deve aiutare e non opprimere”. De Nuccio: “serve moratoria estiva sulle scadenze fiscali”

Meloni: “Commercialisti ruolo fondamentale di connessione tra Stato e cittadini”. Giorgetti: “Ancora due anni e mezzo per tagli Irpef”

Autore: Lucia Giampà
Si è svolto, martedì 10 giugno, l’evento Stati Generali dei Commercialisti 2025 presso il Roma Convention Center “La Nuvola”. L’evento si è articolato in tre sessioni di lavoro, rappresentati dal Governo, dalla politica e dalle professioni che si sono confrontati su economia, fisco, crisi d’impresa e futuro del Paese.

Tanti gli ospiti che hanno presieduto all’appuntamento annuale della categoria professionale, a partire dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha aperto l’evento, accompagnata da Elbano De Nuccio, presidente del CNDCEC. Tra i numerosi interventi, rientrano quelli di Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Meloni: taglio delle tasse equo e sostenibile

La premier Giorgia Meloni, accolta calorosamente da circa 2000 professionisti presenti in platea, ha focalizzato l’attenzione su un taglio delle tasse equo e sostenibile. Il Fisco non deve soffocare la società ma aiutarla a prosperare, non deve opprimere famiglie e imprese con regole astruse e un livello di tassazione che non corrisponde al livello dei servizi che lo Stato eroga; queste le sue dichiarazioni.

De Nuccio: necessaria moratoria estiva sulle scadenze fiscali

Nel discorso di apertura, il Presidente del Consiglio Nazionale, Elbano de Nuccio, ha sottolineato la rinnovata centralità della categoria professionale in Italia. Ha evidenziato come questa centralità sia il risultato del lavoro individuale dei professionisti e sia ora riconosciuta a livello istituzionale. La parte pubblica dell'evento si è concentrata su due temi principali: il ruolo dei commercialisti nelle riforme del Paese, in particolare in ambito fiscale e di crisi d'impresa, e l'impatto delle crisi globali e dei rischi sistemici sullo scenario economico.

De Nuccio ha descritto il contesto globale attuale come il più delicato degli ultimi 75 anni a causa dell'incertezza economica e politica, che frena le decisioni strategiche di investimento.

Per quanto riguarda il quadro italiano, ha affermato che il Paese si trova in condizioni migliori rispetto ai quindici anni precedenti la pandemia, mostrando una notevole capacità di resilienza. Tuttavia, ha sottolineato la necessità di affrontare le debolezze strutturali, in particolare la questione fiscale che colpisce il ceto medio e il livello degli stipendi. Ha criticato l'attuale curva IRPEF, definendola insostenibile per i redditi medi, e ha chiesto che gli incassi record dalla lotta all'evasione vengano utilizzati per intervenire sulla progressività fiscale.

Il Presidente ha ribadito l'importanza di ridurre e razionalizzare gli adempimenti e il calendario delle scadenze fiscali, proponendo una moratoria estiva dei termini in scadenza dal 1° al 31 agosto, con proroga automatica al 16 settembre senza maggiorazioni. Ha anche enfatizzato la necessità di una semplificazione normativa radicale, con l'obiettivo di creare un vero e proprio Codice tributario che migliori la chiarezza e la conoscibilità delle norme fiscali.

Un altro punto toccato è il completamento del processo di incentivazione delle aggregazioni professionali, con la codificazione del principio di neutralità fiscale per le riorganizzazioni degli studi. Questo favorirà le società tra professionisti (STP) e la crescita dimensionale delle attività libero-professionali. Ha anche suggerito un regime opzionale di determinazione del reddito secondo il criterio di cassa per le STP costituite in forma di società di capitali.

De Nuccio ha espresso preoccupazione per il rapporto tra contribuenti, commercialisti e fisco, criticando i "blackout" ricorrenti del sito dell'Agenzia delle Entrate e l'inaccessibilità di alcuni uffici. Ha chiesto soluzioni tecniche immediate, una pianificazione seria della manutenzione e rinvii automatici delle scadenze quando i sistemi pubblici non funzionano.

Tra i successi della Categoria, ha menzionato il ruolo nel definire la riforma fiscale, la riforma della disciplina della crisi d'impresa e la riforma delle responsabilità dei sindaci. Ha evidenziato il riconoscimento dell'esclusiva di legge per l'asseverazione del Tax Control Framework nell'ambito dell'adempimento collaborativo, sottolineando l'importanza di tale risultato per la professione. Un altro successo storico è la riforma dell'articolo 2407 del codice civile, che limita la responsabilità dei componenti del collegio sindacale. Ha anche menzionato la necessità di completare la riforma della disciplina penale concorsuale e di modificare l'articolo 2477 c.c. riguardo al sindaco unico della s.r.l..

In merito allo stato di salute della professione, ha citato il Rapporto 2025 che indica una crescita del reddito professionale medio del 10,1% nel 2023 e del 18,5% nel biennio 2022-2023, dati superiori alla crescita del PIL e a quelli di altre professioni economico-giuridiche. Ha anche sottolineato l'aumento delle nuove iscrizioni nel 2024, a dimostrazione della resilienza e dell'attrattività della professione.

Infine, De Nuccio ha concluso con un appello all'unità e al rispetto all'interno della categoria, in vista delle prossime elezioni del Consiglio Nazionale. Ha invitato a valorizzare i successi ottenuti e a concentrarsi sulla costruzione del futuro della professione, abbandonando il "non si può" e puntando a "provarci"

Giorgetti: “Per il taglio dell’Irpef ancora due anni e mezzo”

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, durante il proprio intervento ha toccato due punti chiave ossia il taglio delle aliquote IRPEF e la lotta al riciclaggio tramite criptovalute. In merito all'ipotesi di un taglio delle aliquote IRPEF, Giorgetti ha indicato che ci sono ancora due anni e mezzo di tempo per concretizzare questa possibilità. Il Ministro ha poi affrontato il tema del riciclaggio di denaro tramite criptovalute, sottolineando che le modalità utilizzate a tale scopo sono in continua evoluzione, sempre più complesse e sofisticate. Questo è stato evidenziato durante il suo intervento alla relazione 2024 della UIF (Unità di Informazione Finanziaria), che ha registrato un aumento di frodi e illeciti legati alle criptovalute.
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