8 febbraio 2023

Misura Ismea “Più Impresa”: imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura

Dote da 20 milioni

Autore: Cinzia De Stefanis
Una dote da 20 milioni di euro per l’anno 2023 al fine di supportare l’imprenditoria giovanile e femminile. Nell’ambito delle politiche di sviluppo del settore agricolo e agroalimentare, Ismea concede mutui agevolati e contributi a fondo perduto per sostenere su tutto il territorio nazionale il ricambio generazionale (subentro) e lo sviluppo (ampliamento) delle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile.

È con la Legge di bilancio 2023 (art. 1, comma 301, L. 197/2022) che sono stati stanziati 20 milioni di euro per sviluppare non solo l’imprenditorialità in agricoltura sia giovanile che femminile ma anche il ricambio generazionale. Ma andiamo con ordine illustrando le principali caratteristiche della misura in commento.

Cornice della misura - La misura “Più Impresa” è dedicata ai giovani e alle donne che intendono subentrare nella conduzione di un'azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno due anni e intendono ampliare la propria impresa, migliorandone la competitività con un piano di investimenti fino ad 1,5 milioni di euro.

Subentro nella conduzione aziendale - Il subentro consiste nella cessione di un’intera azienda agricola da parte di un’impresa cedente nei confronti di un’impresa a totale o prevalente partecipazione giovanile o femminile (beneficiaria). Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese, qualificate quali microimprese, piccole e medie imprese come definite nell’Allegato I del Regolamento (UE) n. 702/2014, in qualsiasi forma costituite, che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Ampliamento di aziende agricole esistenti condotte da giovani o da donne - Per ampliamento si intende un intervento di miglioramento, ammodernamento o consolidamento della realtà aziendale esistente, così come si presenta al momento della presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni. Tale intervento deve perseguire almeno uno degli obiettivi previsti nel successivo paragrafo rubricato “investimenti ammissibili”.

Le imprese richiedenti devono aver già avviato l’attività di impresa da almeno due anni al momento della presentazione della domanda e devono essere imprese che già svolgono un’attività agricola e risultano già inserite in un contesto di mercato. Tali agevolazioni non sono destinate ad aziende in fase di avviamento.

Investimenti ammissibili - Gli investimenti devono essere realizzati sui terreni indicati nel progetto e perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola, in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione;
  • miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali, purché non si tratti di investimento realizzato per conformarsi alle norme dell’Unione Europea;
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento ed alla modernizzazione dell’agricoltura.
Sono ammissibili alle agevolazioni le seguenti spese:
  • a. studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato;
  • b. opere agronomiche e di miglioramento fondiario;
  • c. opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili, d. oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • d. allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
  • e. servizi di progettazione;
  • f. beni pluriennali;
  • g. acquisto terreni.
Le spese di cui sopra sono ammissibili nel rispetto dei seguenti limiti:
  • la spesa di cui alla lettera a) è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; inoltre, la somma delle spese relative allo studio di fattibilità e di quelle relative ai servizi di progettazione, è ammissibile complessivamente entro il limite del 12% dell’investimento da realizzare;
  • le spese di cui alla lettera b) sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • con riferimento alle spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l’acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’intervento da realizzare;
  • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell’azienda agricola oggetto dell’intervento.
Attenzione! Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo le agevolazioni sono concesse in regime de minimis nel limite massimo di euro 200.000. Le spese effettuate devono essere rendicontate per Stato Avanzamento Lavori (nel numero massimo di cinque) al fine di ottenere l'erogazione delle corrispondenti quote di agevolazioni.

Agevolazioni concedibili e massimali d’intervento per subentro e dell’ampliamento di impresa - L'investimento complessivo del progetto, quale somma di quelli da effettuare nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e diversificazione del reddito agricolo, non può superare 1.500.000,00 euro, Iva esclusa.

L’investimento complessivo del progetto deve essere congruo in termini di dimensionamento e di importi, e funzionale in termini di ciclo produttivo. I progetti i cui investimenti complessivi superano il massimale sopracitato non sono ammessi alle agevolazioni.

Le agevolazioni concedibili consistono:
  • in un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili;
  • in un contributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa ammissibile.
Cosa non finanzia:
  • diritti di produzione;
  • animali e piante annuali;
  • lavori di drenaggio;
  • impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili;
  • investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia;
  • impianti e macchinari usati;
  • capitale circolante.
Garanzie - L'impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al cento per cento del mutuo agevolato concesso, anche acquisibili nell'ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall’Ismea. Sono ammissibili:
  • ipoteca di primo grado su beni oggetto di agevolazioni, oppure su altri beni della beneficiaria o di terzi, in alternativa o in aggiunta;
  • fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta.
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