Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, apre con fermezza gli Stati Generali della categoria del 10 giugno a Roma: “Non siamo più marginali. Oggi siamo interlocutori riconosciuti, al centro delle riforme fiscali, della crisi d’impresa e della modernizzazione del sistema Paese”. Una platea qualificata, con esponenti di Governo e istituzioni, ascolta il bilancio di una consiliatura che, a detta del presidente, ha già segnato “passi storici”.
Vediamo cosa ha detto sulla professione, sul Fisco e sulla necessità di una vera moratoria estiva delle scadenze fiscali.
I successi dei commercialisti, professione viva
Agli Stati generali dei commercialisti 2025, a cui ha partecipato, tra gli altri, anche la premier
Giorgia Meloni, de Nuccio ha sottolineato come “il
reddito medio dei commercialisti è cresciuto del 10,1% nel 2023”, citando i dati del Rapporto 2025 della Fondazione Nazionale. Una performance che supera quella del PIL e delle altre professioni economico-giuridiche. “È il segnale che questa è una professione viva, attrattiva e in ripresa. Chi la racconta come in crisi dovrebbe guardarsi allo specchio” ha rimarcato.
Diversi i successi normativi rivendicati, tra cui spicca la
neutralità fiscale per le operazioni di riorganizzazione degli studi. “Ora si potrà conferire lo studio in una STP senza rischiare tassazioni penalizzanti”, spiega de Nuccio. Ma avverte: “Serve un
regime opzionale di cassa anche per le STP di capitali”.
Il presidente ha ricordato poi anche il riconoscimento normativo dei commercialisti nell’adempimento collaborativo e nella certificazione del
Tax Control Framework: “Un’attività tutt’altro che di nicchia. Chi la sminuisce, non vede quanto questo rafforzi il nostro ruolo anche in altri ambiti della compliance fiscale”.
“Non siamo ingranaggi: basta blackout e disservizi dell’Agenzia”
Il rapporto con l’Agenzia delle Entrate è un altro nodo: “Non si può pretendere efficienza dai professionisti e poi lasciarli soli con un sistema informatico che va in tilt". Il riferimento è naturalmente al
doppio black out di maggio, quello del 16, quando il
sito dell'AdE non ha funzionato per ore, e quello del 28.
"Chiediamo
rinvii automatici in caso di blackout, come già avviene in altri ambiti”. E ammonisce: “Noi non ci tiriamo indietro, ma pretendiamo rispetto e condizioni dignitose”. Ironia della sorte, le sue parole sono arrivate nello stesso istante in cui, in tutto il mondo,
ChatGPT è finito in down e ha smesso di funzionare, creando disagi enormi a chi utilizza l'Intelligenza artificiale di OpenAI.
Moratoria sulle scadenze fiscali
Uno sguardo poi alle priorità future: la riforma dei reati concorsuali e una revisione dell’articolo 2477 del Codice Civile sul sindaco unico nelle srl, in primis. De Nuccio propone anche una revisione della disciplina delle società di persone in vista della direttiva europea che ne imporrà la pubblicazione dei bilanci.
Il presidente ha rilanciato poi anche un'altra sfida: “Serve una moratoria estiva vera sugli adempimenti fiscali, dal 1° al 31 agosto. E una drastica potatura delle scadenze”.
La disciplina vigente prevede infatti uno slittamento dei termini in scadenza nei soli primi 20 giorni di agosto, da effettuarsi comunque entro il 20 agosto, che non lascia ai contribuenti e ai professionisti il meritato riposo estivo. Per garantire a tutti i cittadini, commercialisti compresi, di potersi godere le vacanze senza particolari preoccupazioni, occorre quindi una vera e propria moratoria di tutti i termini in scadenza dal 1° al 31 agosto di ogni anno, che dovrebbero essere automaticamente prorogati al 16 settembre successivo, senza alcuna maggiorazione, spiega.
Poi punta il dito su una normativa “ipertrofica e disorganica” e invoca l’obiettivo finale: un Codice tributario che dia stabilità e chiarezza. “Nel diritto – ricorda – la forma è sostanza”.
In chiusura, il presidente ha ribadito la sua visione: “Non ci limitiamo più a raccontare cosa siamo stati. Raccontiamo finalmente ciò che possiamo diventare. Non è più tempo di ‘non si può’. È tempo di dire ‘proviamoci’”.
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