La recente approvazione della
riforma dell'articolo 2407 del Codice Civile rappresenta un punto di svolta per la disciplina della responsabilità del collegio sindacale. A confermarlo è il dott. Gian Luca Ancarani, intervenuto a margine del
Convegno Revilaw 2025, evidenziando come si tratti di un risultato «di grande rilevanza per la categoria, frutto di un lavoro avviato sin dall’inizio del mandato del Consiglio Nazionale».
Una riforma storica per i sindaci: consenso unanime e impianto più chiaro
La riforma, votata all’unanimità da Camera e Senato, ha visto un raro e significativo consenso trasversale da parte di tutte le forze politiche, a conferma dell’urgenza e della fondatezza dell’intervento normativo.
Il nuovo impianto circoscrive con maggiore chiarezza il perimetro della responsabilità dei sindaci, intervenendo su un ambito che, negli ultimi anni, aveva creato notevoli incertezze giurisprudenziali e operative.
Verso la responsabilità dei revisori: focus sull’art. 15 del D.Lgs. 139/2005
«Non ci fermiamo qui», ha precisato Ancarani, annunciando che è già in corso un’altra importante iniziativa: la modifica dell’articolo 15 del D.Lgs. 139/2005, relativa alla responsabilità dei revisori legali dei conti. Il progetto normativo prevede anche l’estensione delle nuove disposizioni ai procedimenti giudiziari attualmente in corso, con l’obiettivo di portare maggiore equità anche nelle situazioni pendenti.
L’azione del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili si conferma così fortemente orientata alla tutela della professione, alla luce delle crescenti responsabilità attribuite agli organi di controllo societari. Con questa riforma, ha detto Ancarani, si compie «un passo fondamentale per garantire certezza del diritto e una più equilibrata valutazione del ruolo del collegio sindacale nel sistema dei controlli».
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