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Secondo la Cassazione, è legittimo il licenziamento del dipendente che utilizza l’auto aziendale per recarsi al bar o nelle tavole calde dove s’intrattiene a ridere e scherzare durante l’orario di lavoro. Ugualmente legittimo è il licenziamento del dipendente che ha usufruito dei permessi previsti dalla legge 104 non per assistere la madre disabile ma per partecipare a serate danzanti. E che dire del dipendente che durante l’orario di lavoro usa facebook, il cellulare e l’ipad? E di quello che si dà malato, ma poi viene sorpreso a lavorare per un terzo? Anche in questi casi la Suprema Corte ha ritenuto lecita la massima sanzione da parte del datore. Per colpire i lavoratori “scorretti” l’azienda può ricorrere ai cosiddetti controlli “difensivi” che possono avvenire mediante investigatori privati, sistemi di localizzazione satellitare degli automezzi o addirittura mediante la creazione di un falso profilo su facebook.
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