Donazioni indirette

La recentissima giurisprudenza di legittimità con due sentenze gemelle, n. 8175 del 24/03/2021 e n. 8720 del 30/03/2021, affronta una tematica apparentemente nuova ma diffusissima nella prassi, quale la dazione di somme di denaro (c.d. gift inter vivos) mediante bonifico bancario, operata da donante straniero in favore di donatario residente in Italia, confermando, da un lato, l’applicazione della disciplina italiana delle successioni e donazioni, contenuta nel d.lgs. n. 346/1990 e ss. mm.ii. (TUS), ed escludendo, dall’altro lato, la debenza del tributo per mancanza del presupposto della territorialità ex art. 2, c. 3, del medesimo decreto. Tale approdo giurisprudenziale rappresenta uno spunto importante per riflettere criticamente sui presupposti per aversi donazione indiretta (sia essa stipulata in Italia o all’estero) da sottoporre alla tassazione sulle successioni e donazioni, senza tralasciare taluni interventi di prassi dell’Agenzia delle Entrate. In tale quadro normativo, giurisprudenziale e di prassi, l’intervento si pone l’obiettivo di fare il più possibile chiarezza in un tema, quello della tassazione delle donazioni indirette, in cui la pratica sociale in continuo divenire crea delle fattispecie sempre nuove, caratterizzate da informalità e rapidità, dove le insidie prodotte dall’intersecarsi dei profili civilistici e fiscali fanno da sfondo.