Indagini finanziarie dell’AER. Dai conti correnti al pignoramento

Il pignoramento dei rapporti bancari in seguito ad indagini finanziarie, rappresenta una forma di pignoramento presso terzi normato per la prima volta nel 2006, anche se esisteva una normativa risalente al 1991 ma del tutto inapplicata per carenza di regolamenti di attuazione. Si tratta di una forma di pignoramento sino ad oggi consentita per i carichi tributari, addirittura oggi estesa ai tributi locali, ma che necessita di una concreta regolamentazione, non solo per la tutela della privacy del contribuente, ma anche per garantire la tutela del corretto bilanciamento dei contrapposti interessi dell’erario a garanzia delle entrate tributarie e del contribuente all’esercizio concreto del diritto di difesa contro le aggressioni al suo patrimonio, molto spesso con i pignoramenti c.d. a sorpresa. Sotto altro profilo, non va trascurato il sacrificio, spesso ingiustificato, della par condicio creditorum in sede di esecuzione forzata ex. Art. 72-bis del D.P.R. 602/73, atteso che non viene data la giusta pubblicità notizia dell’esistenza del pignoramento, così impedendo o limitando fortemente gli atti di intervento dei terzi creditori ancor prima dell’assegnazione, che nella fattispecie avviene con l’incasso diretto delle somme da parte dell’Agente della riscossione.