Dal 2013 il regime opzionale della cedolare secca diventa ancora più conveniente per i contratti a canone concordato, dato che il D.L. 102/2013 ha ridotto l’aliquota della tassa piatta dal 19% al 15%. Tale modifica va considerata, nella valutazione della tipologia di contratto di locazione da applicare (se a libero canone o a canone convenzionale) anche alla luce della riduzione della deduzione forfetaria, prevista per la tassazione fondiaria IRPEF dei proventi derivanti dalla locazione dei fabbricati. La deduzione, infatti, grazie al D.L. 16/12, viene compressa dal 15% al 5% dal 2013 e interessa i contratti ordinari (diversi da quelli a canone concordato).
In generale il regime della cedolare è apprezzabile per redditi medio - alti (20.000 euro di reddito imponibile è il valore soglia da considerare), sia per quanto riguarda il canone libero che per quello convenzionale, grazie alla riduzione della percentuale attuata dal 2013.
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Cedolare secca. Contratti a canone concordato (165 kB)
Cedolare secca. Contratti a canone concordato - Fiscal News N. 273-2013
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