L’istituto del concordato preventivo è stato introdotto, per i contribuenti in regime forfettario di cui alla legge 190/2014, in via sperimentale, per il solo anno di imposta 2024. Al fine di poter accedere all’istituto, i contribuenti interessati devono rispettare le condizioni di accesso di cui all’articolo 10 del d.lgs. 13/2024 (in estrema sintesi, assenza di debiti tributari e previdenziali di ammontare superiore a 5.000 euro), e non trovarsi in presenza di cause di esclusione (gravi violazioni tributarie, omessa dichiarazione nel triennio precedente, inizio attività nel periodo di imposta 2023). Oltre a tali condizioni basilari, già oggetto di approfondimento in precedenza, occorre altresì tenere monitorate le soglie di ricavi o compensi per il mantenimento del regime agevolato e valutare le conseguenze in termini di efficacia del concordato, anche alla luce delle recenti novità introdotte alla norma ad opera del decreto correttivo d.lgs. 108/2024 e dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare 18/E del 17 settembre 2024.
Indice argomenti
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Premessa
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Breve quadro normativo
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Ricavi e compensi conseguiti nell’anno di imposta 2023
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Ricavi e compensi conseguiti nell’anno di imposta 2024 e mancata adesione al concordato
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Ricavi e compensi conseguiti nell’anno di imposta 2024 in presenza di adesione al concordato
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Forfettari e concordato preventivo
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