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L’infografica riassume le principali sentenze di diritto del lavoro del 2025, concentrandosi su TFR, licenziamento in gravidanza e repêchage nel licenziamento per giustificato motivo oggettivo. La Cassazione chiarisce che il TFR è una retribuzione differita con finalità previdenziale e non può essere erogato mensilmente o in forma frazionata; il consenso del lavoratore è irrilevante. È ammessa solo l’anticipazione legale, entro limiti rigorosi di anzianità, percentuale e causali, con tutela dell’accantonamento e tassazione separata. In tema di licenziamento in gravidanza, viene ribadito il divieto assoluto dalla gravidanza fino al compimento di un anno di età del figlio, valido anche se il datore ne era ignaro. Sono previste solo eccezioni tassative; in caso contrario il licenziamento è nullo con reintegrazione. Sul repêchage, la Cassazione afferma che è condizione essenziale del GMO: l’onere della prova è del datore, che deve verificare mansioni equivalenti o inferiori compatibili sull’intera organizzazione; in mancanza, il licenziamento è illegittimo