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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’interpello n. 30 del 2 dicembre 2014, ha precisato che l’intervento della contrattazione di prossimità non potrà rimuovere del tutto i limiti quantitativi previsti dalla legislazione o dalla contrattazione nazionale in merito ai contratti a termine ma esclusivamente prevederne una diversa modulazione. In altri termini, i contratti di prossimità possono sì intervenire con specifiche discipline, purché queste ultime non mettano in discussione il rispetto della cornice giuridica nella quale vanno ad inserirsi, rispettando quanto previsto a livello comunitario dalla Direttiva 1999/70/CE del Consiglio del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato.
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