Premessa - L’articolo 1 della Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016), al comma 386 ha istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali un apposito fondo, al fine di garantire l’attuazione del Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale; nel successivo comma 387, lettera a) è stata individuata come priorità del Piano l’avvio su tutto il territorio nazionale di una misura di contrasto alla povertà.
La misura in particolar modo prevede:
- l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata;
- subordinatamente all’attivazione e predisposizione di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole nonché con soggetti privati ed enti no profit.
Tale sussidio si avrà con la predisposizione del SIA, ossia Sostegno per l'Inclusione Attiva, che prevedrà l’attivazione – sulla base di apposite condizioni – di una Carta che si propone di aiutar le famiglie disagiate, le quali dovranno però attivarsi per migliorare le proprie condizioni sulla base di un piano predisposto.
I progetti - I progetti saranno finalizzati principalmente alla ricerca attiva di lavoro, per mezzo di interventi quali:
- tirocini;
- borse-lavoro;
- formazione;
- percorsi attivi nella cura dei figli (scuola, salute, ecc.).
I progetti saranno definiti attraverso le seguenti fasi:
-
preassessment (pre-analisi) – prima raccolta di informazioni sul nucleo familiare finalizzata ad orientare gli operatori e le famiglie nella decisione sul percorso da svolgere;
- costituzione delle Equipe Multidisciplinare, normalmente composte da un assistente sociale e un operatore dei centri per l’impiego;
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assessment (Quadro di analisi) – identificazione dei bisogni e delle potenzialità di ciascuna famiglia;
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progettazione - individuazione dell’insieme delle azioni da intraprendere;
-
interventi – attivazione di un sistema coordinato di interventi e servizi per l’inclusione attiva.
I requisiti per accedere - Tra i requisiti necessari per la richiesta del beneficio si ritrovano:
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cittadinanza italiana o comunitaria;
-
residenza in Italia da almeno 2 anni;
- autoveicoli immatricolati la prima volta oltre dodici mesi antecedenti la richiesta;
- autoveicoli di cilindrata inferiore a 1.300 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta oltre 3 anni precedenti la richiesta.
- presenza di almeno:
o un componente di età minore di 18 anni;
o una persona con disabilità e di almeno un suo genitore;
o ovvero di una donna in stato di gravidanza accertata;
-
ISEE inferiore o uguale a 3mila euro;
- il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili;
- inoltre nessun componente il nucleo deve risultare titolare di:
o prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI);
o assegno di disoccupazione (ASDI);
o altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;
o carta acquisti sperimentale.
La presentazione della domanda - Il Vademecum pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali segnala che:
- dal 2 settembre 2016 (45 giorni dopo l’entrata in vigore del Decreto Interministeriale Lavoro-Economia del 26 maggio 2016) il cittadino può presentare la richiesta per il SIA;
- ed entro due mesi verrà erogato il beneficio economico;
previa verifica dei requisiti necessari.
Entro 60 giorni dall’accreditamento del primo bimestre (90 giorni per le richieste presentate fino al 31 ottobre 2016) devono essere attivati i progetti personalizzati.