L’Italia compie un passo in avanti verso la digitalizzazione delle donazioni, anche nei contesti più tradizionali. Durante un evento organizzato da Nexi per la presentazione della nuova iniziativa "Dona Italia" – un innovativo QR-code a forma di cuore – è emersa con forza la proposta di introdurre il pagamento elettronico anche nelle chiese, per facilitare le offerte dei fedeli.
Un’idea lanciata con tono deciso dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha sottolineato come in altri Paesi sia del tutto normale effettuare donazioni in parrocchia tramite Pos o smartphone, mentre in Italia questa pratica è ancora poco diffusa.
Secondo quanto riferito, uno degli ostacoli principali risiede nella necessaria iscrizione delle parrocchie al Terzo Settore, condizione che ne determinerebbe l’assoggettamento a regimi fiscali, seppur agevolati.
Il messaggio del Ministro è chiaro: serve un segnale forte alla CEI e al mondo ecclesiastico per rendere le parrocchie più accessibili alla cultura digitale, soprattutto in un contesto in cui le modalità di donazione stanno cambiando profondamente.
Calano i donatori, ma cresce il digitale
Nonostante il valore generato dal Terzo Settore – stimato in circa 84 miliardi di euro l’anno (il 4,4% del PIL nazionale) – l’Italia ha registrato un calo del 10% nei donatori tra il 2008 e il 2023. Secondo dati raccolti dall’Istituto Italiano della Donazione, quasi un cittadino su tre sarebbe più propenso a donare se potesse farlo in modalità digitale.
Nel 2024 i pagamenti digitali hanno superato il contante. Tuttavia, nelle raccolte fondi degli eventi dal vivo, il 43% delle donazioni avviene ancora in contanti, contro un 21% tramite Pos o smartphone e un 17% via online banking.
Nexi e il ruolo dell’innovazione solidale
Con il progetto "Dona Italia", Nexi punta a semplificare l’atto di donare, fornendo agli enti no profit strumenti più rapidi, sicuri e intuitivi. Il QR-code a forma di cuore è uno strumento accessibile a tutte le realtà iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Oltre la metà degli utenti intervistati nell’ultima indagine ha già sperimentato donazioni digitali e ne ha riconosciuto vantaggi concreti: maggiore tracciabilità, facilità d’uso e riduzione del contante in circolazione. Nexi si propone quindi come partner tecnologico per l’inclusione e la trasparenza, con l’obiettivo di potenziare l’impatto sociale degli enti beneficiari.
Digitalizzazione e culto: un binomio possibile
L’introduzione dei pagamenti elettronici nelle chiese non è solo una questione tecnica, ma anche culturale. Tuttavia, in un contesto dove il numero di donatori tradizionali diminuisce e la tecnologia diventa sempre più pervasiva, adeguarsi alle nuove abitudini digitali diventa fondamentale anche per il mondo ecclesiastico.
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