29 giugno 2023

Commercialisti: dal Consiglio Nazionale una guida per la certificazione della parità di genere

Il documento è stato elaborato all’interno dell’Area di delega “Politiche giovanili e di genere” dei consiglieri delegati Michele de Tavonatti e David Moro

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti – Ricerca hanno pubblicato il documento “Guida per la certificazione della parità di genere”.

Il documento è stato elaborato all’interno dell’Area di delega “Politiche giovanili e di genere” dei consiglieri delegati Michele de Tavonatti e David Moro dalle tre commissioni di studio d’Area: “Parità di genere”, “Analisi e valutazione rapporto professione/giovani e genere” e “Politiche giovanili, welfare e facilitazioni all’ingresso”, presiedute rispettivamente da Federica Abelli, Alfonsina Pepe e Gennaro Ciaramella.

La parità di genere è un diritto fondamentale per la pari dignità e le uguali condizioni tra uomini e donne nel diritto, nella politica, nella società o nel lavoro. Con l’inserimento dell’art. 46 bis nel Codice delle Pari Opportunità, è stato introdotto nell’ordinamento italiano, a decorrere dal 1° gennaio 2022, l’Istituto della Certificazione della Parità di Genere, sia per le aziende pubbliche che per quelle private.

“Si tratta di uno strumento necessario per contribuire ad effettuare un radicale cambiamento di paradigma, mediante l’inclusione del principio di parità di genere negli obiettivi aziendali – affermano i consiglieri de Tavonatti e Moro –, con la conseguenza che le imprese devono pianificare, implementare e documentare non solo i provvedimenti effettivamente varati per garantire il rispetto di tale principio, ma anche i sistemi che consentono la verifica dell’applicazione delle misure attuate”.

Il documento è strutturato in due parti. La prima parte si sofferma sulla certificazione della parità di genere dalla nascita della normativa fino agli sviluppi più recenti a livello nazionale e comunitario, analizzando il PNRR, il Codice delle pari opportunità ed ulteriori interventi strutturali. La seconda parte, invece, è dedicata alla prassi UNI/PdR 125:2000, che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator o Indicatori Chiave di Prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
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