22 settembre 2018

Congresso italo-europeo: la rappresentanza tributaria dei revisori legali

Autore: Ester Annetta
Sull’annosa questione relativa all’ampliamento del novero dei soggetti abilitati a rappresentare i contribuenti dinanzi alle commissioni tributarie si battono da tempo anche i revisori legali, nella convinzione che si tratti i una loro legittima prerogativa, stante il crescente ruolo da essi ormai assunto in ambiti sia pubblici che privati.

Che un “coinvolgimento” dei revisori legali nel processo tributario sia nelle intenzioni del legislatore è risultato, del resto, evidente in diverse occasioni, a partire da quando con la legge n. 80/2003, contenente “Delega al Governo per la riforma del sistema fiscale statale”, già veniva prefigurata l’inclusione dei revisori contabili - unitamente ai consulenti del lavoro - tra i soggetti abilitati all’assistenza tecnica generale nel processo tributario.

Allora si trattava di una previsione inserita nel contesto di una riforma più ampia, indirizzata ad introdurre nell’ordinamento un Codice tributario.

In particolare, l’art. 2, comma 1, lettera g) della citata legge prevedeva che: “è introdotta una disciplina, unitaria per tutte le imposte, del soggetto passivo, dell’obbligazione fiscale, delle sanzioni e del processo, prevedendo, per quest’ultimo, l’inclusione dei consulenti del lavoro e dei revisori contabili tra i soggetti abilitati all’assistenza tecnica generale. La disciplina dell’obbligazione fiscale prevede princìpi e regole, comuni a tutte le imposte, su dichiarazione, accertamento e riscossione”.

Si precisava, altresì, al successivo art. 10 comma 1, che “l’attuazione della riforma è modulata con più decreti legislativi, da emanare entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge”: termine che, tuttavia, è trascorso senza che gli indicati decreti legislativi siano stati emanati.

La questione dell’abilitazione dei revisori contabili all’assistenza tecnica generale nel processo tributario è stata, perciò, più volte riproposta, da ultimo alla fine dello scorso anno, in occasione degli emendamenti presentati nel Collegato Fiscale 2018, tra i quali si contemplava, tra l’altro, l’estensione del visto di conformità ai soggetti di cui alla norma UNI 11511, certificati e qualificati ai sensi della legge n. 4/2013, e, appunto, la rappresentanza e assistenza tecnica nei processi tributari ai revisori legali.

Si tratta, perciò, di una problematica tuttora viva ed attuale, sulla quale si è voluto pertanto incentrare il tema del 2° Congresso italo-europeo dei revisori legali, organizzato dall’Istituto Nazionale dei Revisori Legali (INRL), in programma a Jesolo dal 28 al 30 settembre 2018, col titolo “La Rappresentanza Tributaria, diritto dei Revisori Legali”.

Argomento principale dell’incontro sarà, difatti, l’illustrazione della proposta di legge per il pieno riconoscimento – nei contenziosi fiscali - della rappresentanza ai revisori legali italiani iscritti al Mef: “un diritto negato” – secondo il Presidente dell’INRL, Virgilio Baresi“poiché rappresenta un legittimo completamento delle competenze assegnate al revisore legale con la nuova legge entrata in vigore nel gennaio del 2017. Tra l’altro, tale riconoscimento risulta da anni in linea con i dettami dell’Unione Europea che ha inteso affidare ai revisori legali europei, accanto al ruolo super partes, ispirato al principio della terzietà nel monitoraggio contabile, una specifica competenza di garante nella vigilanza da esercitare sul rigoroso controllo dei bilanci, con responsabilità civili e penali che contemplano pesanti sanzioni fino alla reclusione da 1 a 5 anni in caso di acclarate negligenze.”

Già lo scorso giugno, nel corso dell’assemblea generale dell’INRL, durante la quale il vicepresidente del Parlamento Europeo, Fabio Massimo Castaldo, era intervenuto definendo i revisori legali "figure professionali di respiro europeo” che contribuiscono “al riassetto economico del paese”, lo stesso Presidente Baresi aveva salutato tali dichiarazioni "con grande soddisfazione”, rilanciando le due istanze che “da tempo rappresentano le più urgenti richieste della categoria, ovvero la rappresentanza tributaria estesa ai revisori legali per poter esercitare il loro ruolo in tutti i tribunali italiani e una cassa di previdenza". Castaldo aveva, dunque, replicato dicendo che "il nuovo governo nazionale dovrà tenere nella massima considerazione le istanze della categoria, partendo proprio dalla rappresentanza tributaria”, e, in materia previdenziale, aveva auspicato il progetto per una cassa di previdenza delle professioni che riunisca tutte le categorie professionali, ordinistiche e non.

Il programma del Congresso prevede, nella giornata del 28 settembre - dopo l’introduzione del Presidente Baresi ed i saluti istituzionali di Valerio Zoggia, Sindaco Comune di Jesolo, Monsignor Vittorio Formenti, Direttore Ufficio centrale di Statistica della Chiesa Cattolica - Componente Comitato Scientifico INRL, e Tiziano Treu, Presidente del CNEL – i seguenti interventi: “Difesa del titolo e del ruolo del revisore legale in Europa e in Italia” -Il Revisore Legale in Italia. Il Revisore Legale in Europa, su cui relazioneranno: Michele Giuseppe Dipace, Avv. Generale dello Stato emerito e Presidente Comitato Scientifico INRL, Caterina Garufi, Consigliere Corte d’Appello, Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, Capogruppo PD nella Commissione 14esima Politiche dell’Unione Europea; “Presentazione proposta di legge per l’abilitazione alla rappresentanza tributaria” e “La rappresentanza tributaria - diritto dei revisori legali”, su cui interverranno: Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati (in attesa di conferma ufficiale); Luigi Di Maio, Vice Presidente del Consiglio (in attesa di conferma ufficiale).

Prevista, a seguire, una sessione di lavori interamente dedicata alla internazionalizzazione della professione di revisore legale, con la partecipazione di rappresentanti di numerosi paesi europei ed asiatici.

Nella giornata del 29 settembre, si terrà un corso formazione frontale indetto ed organizzato da Formazione e Centro Studi revisori legali italiani INRL srl. L’apertura dei lavori sarà affidata al Presidente Baresi, cui seguiranno due sessioni: la prima, comprende due corsi su materie appartenenti al programma didattico per la formazione continua dei Revisori Legali di cui alla determina del Ragioniere Generale dello Stato n. 2812 del 9 gennaio 2018 - Gruppo A, e verterà sui temi: “Il ciclo delle vendite: caso pratico e utilizzo delle carte di lavoro”, affidato alla docenza di Anna Maria Ruggieri, Formatore Revisori Legali; e “Revisione Legale, approccio al rischio e pianificazione” , affidato a Roberto Belotti, Formatore Revisori Legali, Esperto presso Commissione Formazione Revisori Legali MEF.

La seconda sessione prevede un corso su materie appartenenti al programma didattico per la formazione continua dei Revisori Legali - Gruppo B, sul tema: “Principi contabili nazionali e internazionali”, affidato a Desiderata De Angelis, Formatore Revisori Legali; ed un corso su materie appartenenti al programma didattico per la formazione continua dei Revisori Legali - Gruppo C, sul tema: “Il decreto dignità”, affidato a Giovanni Cinque, Formatore Revisori Legali.

Nella giornata del 30 settembre, infine, è prevista la presentazione del Programma Triennale INRL e l’incontro del Consiglio Nazionale INRL con Delegati e Iscritti.
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