11 dicembre 2020

Dismissione Fisconline e obbligo SPID per servizi agenzia entrate per i professionisti un passo indietro

Entro il 28 febbraio 2021 tutti gli Enti pubblici e la Pubblica Amministrazione dismetteranno i rispettivi sistemi di identificazione online fino ad oggi utilizzati per adottare in forma esclusiva l’identità digitale SPID e CIE (la carta di identità elettronica).

A prevederlo è il Decreto Semplificazioni e dunque dal prossimo 1° marzo, per tutti, cittadini, imprese e professionisti, per l’accesso ai servizi telematici, compresi quelli dell’Agenzia delle Entrate, le credenziali PIN lasceranno definitivamente il passo allo SPID.

E’ evidente - sottolinea Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti – come il legislatore nel disporre l’obbligo dello SPID anche per l’Amministrazione Finanziaria non abbia minimamente tenuto conto del lavoro svolto dai professionisti intermediari che assistono contribuenti e imprese nell’assolvimento degli obblighi fiscali. Come pure non ha considerato il ritardo che i cittadini e il Paese in generale registrano sul fronte dell’utilizzo delle tecnologie digitali.

Il professionista opera in funzione di una specifica delega e con l’adozione esclusiva dell’identità SPID, per come si configura la sua operatività, il professionista non è posto nella condizione di operare agevolmente per conto dei soggetti contribuenti da cui ha ricevuto delega, si ritrova infatti praticamente costretto a richiedere l’autorizzazione ad ogni singola operazione a cui dover dare seguito.

Non è certo per impedire il processo di digitalizzazione e di ammodernamento del Paese, di cui i professionisti sono anzi protagonisti a pieno titolo, non è neppure il rifiuto del cambiamento, visto che questo è nel dna dei commercialisti, la cui professione è continuamente chiamata a fare i conti con scenari e condizioni mutevoli, si intende invece criticare con forza una scelta inadeguata e non rispondente concretamente ai bisogni dei cittadini e del sistema Paese.

L’obbligatorietà dello SPID per i servizi dell’Agenzia delle Entrate è, a nostro avviso, una soluzione sbagliata, crediamo infatti che l’identità digitale SPID sia da adottare quale ulteriore canale a disposizione per accedere ai servizi, e che occorra quindi continuare a mantenere valido anche l’attuale sistema Fiscoline.

Un provvedimento invece auspicabile – conclude Cuchel – è quello per uniformare la validità delle deleghe, questo sì che sarebbe veramente utile ai professionisti e ai contribuenti che dagli stessi sono assistiti. Come da ANC già evidenziato nelle settimane scorse, a fine anno scadono le deleghe per l’accesso al portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate per conto dei clienti. Le deleghe per la fattura elettronica infatti, diversamente da quelle per il cassetto fiscale che durano 4 anni, o da quelle INPS o per i modelli F24 la cui validità è fino a revoca, sono valide due anni e quindi mancano pochi giorni alla loro scadenza.

In ragione anche della condizione di emergenza e delle conseguenti limitazioni, ANC, condividendo la richiesta che è stata presentata dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili all’Agenzia delle Entrate, chiede che la validità delle deleghe per la fattura elettronica sia prorogata almeno di un anno.

ANC intende comunque richiamare l’attenzione del legislatore sull’opportunità che alla delega in quanto tale sia attribuito un valore equiparabile alla procura speciale e che come tale la sua validità sia fino a revoca. Rispetto a questa possibilità respingiamo sin d’ora le prevedibili obiezioni sul fronte privacy: sappiamo bene che, quando lo si vuole, questo aspetto viene sapientemente gestito in funzione del risultato che si intende perseguire.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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