14 aprile 2022

Redditi 2020: commercialisti, per gli autonomi crollo dell’8,6%

Sono i più colpiti dalla pandemia. I lavori dipendenti fanno segnare un -1,6, i pensionati un +2%

Gli effetti della pandemia si sono abbattuti in gran parte sui redditi dei lavoratori autonomi. Sulla base dei dati diffusi dal Mef e relativi alle dichiarazioni dei redditi 2021 (anno d’imposta 2020), il reddito medio dei lavoratori autonomi è diminuito dell’8,6% contro il +2% dei pensionati e il -1,6% dei lavoratori dipendenti. In particolare, nell’anno pandemico, tra chi dichiara più di 60 mila euro di reddito, il calo è stato pari a -12,6% per i lavoratori autonomi contro il +2% dei pensionati e il -0,4% dei lavoratori dipendenti. Lo sottolinea il Consiglio nazionale dei commercialisti.

Da un’analisi delle dichiarazioni Irpef per fasce di reddito, si nota un calo più marcato dei contribuenti nella fascia centrale, quella tra 15 mila e 60 mila euro di reddito (c.d. “ceto medio”), mentre sono aumentati i contribuenti nella fascia inferiore. Per quanto riguarda il reddito complessivo dichiarato, anche in questo caso si è verificata una diminuzione maggiore nella fascia di reddito centrale. In pratica, il ceto medio è quello che perde maggiormente sia in termini di numero assoluto di contribuenti sia in termini di reddito medio complessivo dichiarato.
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