Pochissimi giorni prima della scadenza prevista per il 24 gennaio, il Mef pubblica alcuni chiarimenti riguardo ai più frequenti interrogativi dei contribuenti su Mini-Imu e maggiorazione Tares. Sulla scia di quello che è diventato ormai un metodo particolarmente amato dalle amministrazioni, le Faq presentano chiarimenti estremamente rilevanti, di cui risulta necessaria l’analisi. Vengono, infatti, dettagliate le modalità di calcolo del Modello F24, così come vengono chiarite alcune
particolari fattispecie. Particolarmente interessante appare il fatto che viene sgombrato ogni dubbio sulla spettanza dell’esenzione per i componenti del nucleo familiare che abbiano stabilito la dimora abituale e residenza anagrafica in immobili situati in comuni diversi. Viene, infatti, specificato che la sentenza della Corte di Cassazione n. 14389/2010, la quale, con riferimento all’Ici, affermava che un’abitazione viene considerata principale solo se vi dimorano tutti i familiari, non può essere richiamata in ambito Imu. La sentenza della Corte di Cassazione in oggetto aveva, infatti, semplicemente individuato un principio interpretativo delle norme sull'Ici relative all'abitazione principale, che non recavano una precisa disposizione. Pertanto, tale criterio interpretativo non può essere utilizzato quando la norma tributaria dispone chiaramente in materia, come nel caso dell’Imu, per la quale è espressamente previsto che l'esenzione si applica solo nel caso in cui i coniugi abbiano stabilito l'abitazione principale in due comuni diversi (escludendo quindi dall’agevolazione coloro che abbiano l’abitazione principale nello stesso comune).
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