14 febbraio 2013

Metodologie di controllo e atti falsi

Fiscal News N. 48-2013

La Manovra Monti ha previsto sanzioni penali per chiunque esibisce o trasmette atti o documenti falsi in tutto o in parte ovvero fornisce dati e notizie non rispondenti al vero ove richiesto dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza, nell'esercizio dei poteri di accertamento in materia di imposte sui redditi e dell'IVA. Ebbene, la nuova fattispecie di reato ha fatto di recente il suo ingresso nelle metodologie di controllo predisposte dall’Agenzia delle Entrate, al fine di verificare la correttezza fiscale degli operatori economici che intrattengono rapporti diretti con i consumatori finali e hanno, quindi, maggiori possibilità di occultare ricavi. Per quanto riguarda, per esempio, la metodologia di controllo per commercialisti, ragionieri e consulenti tributari, la responsabilità penale viene menzionata lì dove si illustra il controllo documentale e, precisamente, l'ispezione che ha come finalità la verifica della corretta istituzione, tenuta e conservazione delle scritture contabili, nonché la loro complessiva attendibilità, anche nella prospettiva di una possibile rideterminazione induttiva di reddito e volume d'affari. L’Agenzia ha richiesto alle unità operative una maggiore attenzione anche per quel che riguarda il rispetto delle normative sul lavoro: le maxisanzioni per il lavoro sommerso sono in agguato.
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