7 febbraio 2018

Regime di cassa. Criticità

Fiscal News n. 47 - 2018

Una tra le più importanti novità introdotte dalla Legge n. 232/2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017) è stata quella che ha previsto l’introduzione del c.d. Regime di cassa per le imprese minori ovvero per i contribuenti in contabilità semplificata. Tale regime, in estrema sintesi, prevede la determinazione del reddito secondo il principio di cassa, ossia, sulla base dei ricavi effettivamente incassati durante l’anno e dei costi effettivamente pagati (analogamente a quanto previsto per gli esercenti arti e professioni).
Tale meccanismo contabile sarà certamente vantaggioso per quei contribuenti che, avendo tempi particolarmente lunghi di incasso dei crediti, applicando il principio di competenza nell’imputazione di costi e ricavi, si trovavano sempre nella condizione di dovere pagare le imposte su delle somme che effettivamente non erano ancora state incassate.
L’applicazione del nuovo regime di cassa tuttavia, se da una parte si pone l’obiettivo di una maggiore equità del prelievo, attraverso il pagamento delle imposte (IRPEF o IRAP) solo su redditi effettivamente incassati, dall’altra la formulazione della norma presta il fianco a non poche critiche.
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