Secondo l’art. 2087 del Codice Civile: “l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. Partendo da questo punto fermo, è possibile comprendere come, anche e soprattutto nel periodo pandemico attuale, il datore di lavoro debba garantire ai propri dipendenti un ambiente di lavoro salubre condizioni psicofisiche idonee all’adempimento del proprio compito. Dal 4 maggio 2020, con la riapertura delle attività che sono rimaste chiuse durante il primo lockdown, le aziende italiane hanno assunto l’osservanza del protocollo anticontagio condiviso come conditio sine qua non per potersi permettere di proseguire la propria attività imprenditoriale e garantire condizioni di tutela appropriate ai propri lavoratori. Ma chi controlla che tali disposizioni siano rispettate? Quali sono le sanzioni previste per il mancato rispetto delle regole imposte?
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Protocolli anticontagio Covid-19. Ispezioni (352 kB)
Protocolli anticontagio Covid-19. Ispezioni - Focus Lavoro n. 22 - 2021
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