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Con la recente entrata in vigore del D.L. Lavoro (D.L. n. 76/2013) sono stati introdotti numerosi interventi in merito alla c.d. “flessibilità in entrata”, che correggono in parte la recente Riforma Fornero (L. n. 92/2012). In particolare, le migliorie contenute nell’art. 7 del suddetto decreto legge agiscono sostanzialmente: sui contratti a tempo determinato riducendo gli intervalli temporali per la riassunzione tra un contratto e l’altro (si torna alle regole previgenti alla Riforma Fornero); sui contratti intermittenti ponendo un limite massimo di chiamate al lavoro; sui co.co.co. anche a progetto estendendo altresì a questi ultimi le tutele per il contrasto delle c.d. “dimissioni in bianco”; ed infine, sul lavoro accessorio annunciando l’emanazione di un decreto sull’uso dei voucher per specifiche categorie di soggetti svantaggiati da parte delle amministrazioni pubbliche. Per dovizia di precisione ricordiamo che sono attualmente allo studio alcune modifiche che potrebbero essere apportate in sede di conversione in legge del presente decreto.
(prezzi IVA esclusa)