11 ottobre 2023

Metro e bus, in arrivo l’aumento del biglietto a 2 euro

Il piano Atac per far quadrare i conti

Autore: Valentina Vitale
L’aumento del prezzo dei biglietti per bus, metro e filobus a Roma, sembra ormai inevitabile. Possiamo abituarci all’idea che l’attuale tariffa di 1,50 euro a biglietto, salirà a 2 euro. Il rincaro è stato già incluso nelle bozze del Piano Economico Finanziario (Pef) di Atac dai tecnici del Dipartimento Mobilità del Campidoglio.

I nuovi prezzi dei biglietti Atac - Il biglietto da 1, 50 euro per la corsa da 100 minuti, aumenterà a 2 euro. L’abbonamento mensile, passerà da 35 euro a 46,70 euro. A consolare i viaggiatori ci sarà probabilmente un calo sull’abbonamento annuale, sul quale stanno lavorando con ipotesi di riduzione del costo tra il 5 e il 10%.

Le motivazioni di questo aumento? - L’agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma, ha subito un calo drastico dei viaggiatori sui mezzi pubblici sin dall’emergenza Covid-19, tanto che nel 2022 la bigliettazione ha fatto incassare all’Atac 189,9 milioni di euro contro i 271 milioni del 2019. E quest’anno, complice forse lo smartworking e le Università online senza frequenza obbligatoria, il numero dei passeggeri è ancora sotto del -20%, rispetto al pre-pandemia.
A questa riduzione si è aggiunto l’aumento del carburante, che nel 2022 è lievitato del 21% rispetto all’anno precedente. Tutti fattori che hanno inciso pesantemente sulle entrate di Atac. Per scongiurare questa manovra di aumento del biglietto, occorrerebbero 27 milioni di euro all’anno, necessari a garantire gli investimenti su mezzi e infrastrutture. In passato è stata la Regione Lazio a scongiurare l’aggravio sugli utenti anticipando le somme necessarie, azione che sembrerebbe non più in grado di ripetere.

Il confronto: quanto costa il biglietto bus nel resto d’europa? - Roma è più o meno a metà nella classifica europea delle grandi città europee, per costo del biglietto. A Milano, il biglietto singolo urbano per tram, autobus e metropolitana è già passato dal luglio 2019 da 1,50 euro a 2 euro.
Per fare un confronto con il resto d’Europa, ci basiamo sui dati raccolti da Truenumbers, il sito di data-journalism, che ha fatto un report dei prezzi delle corse sui mezzi pubblici. A Bucarest il biglietto costa solo 28 centesimi. A Sofia e Vilnius il biglietto è al di sotto 1 euro. A Budapest il biglietto costa 1,09 centesimi, e a Tallinn si paga 1,10 euro. In 15 capitali europee, il costo del biglietto è compreso tra 1 e 1,99 euro.

Come già detto, a Roma il biglietto costa 1,50 euro, lo stesso prezzo che è a Madrid, Nicosia e La Valletta. A Malta il costo cambia in vista del flusso turistico, ed è 1,50 euro se si viaggia in inverno, mentre 2 euro se si viaggia in estate. Nei paesi del Nord Europa i prezzi sono più alti, andando di pari passo con il costo della vita ben più alto del nostro. A Dublino il costo è di 2,10 euro. A Berlino 2,90 euro. Ad Amsterdam si viaggia con un biglietto di 3 euro. A Londra 3,24 euro. A superare i 4 euro invece è solo Stoccolma, con un prezzo di 4,26 euro.

Convenienza economica del biglietto a parte, secondo molti la qualità del trasporto pubblico a Roma non è all'altezza di una capitale europea e chi abita a Roma sconta molte problematiche nel soddisfare le proprie esigenze di mobilità. Secondo un’indagine della Commissione Europea dello scorso anno, soltanto il 26% dei cittadini era soddisfatto del servizio pubblico.

Roma ha 3 linee metro e 1500 veicoli in servizio al giorno, in gran parte alimentati a diesel Euro 3 e 4 e sono solo 25 minibus elettrici che servono il centro più alcuni filobus in circolazione, 100 gli ibridi, e 480 gli autobus alimentati a metano. Prendiamo per un confronto Madrid, dove con poche decine di migliaia di abitanti in più, in un’area grande la metà di Roma, ci sono 12 linee metro, e 2095 mezzi di cui ben 1.643 alimentati a gas naturale liquido. Per non parlare di Parigi, dove sono 2300 i mezzi disponibili, e 14 le linee metro per una città grande un decimo di Roma con circa 700mila abitanti in meno. E infine Londra, dove il prezzo del biglietto è sì oltre i 3 euro ma offre a ben 9 milioni di abitanti, più del triplo di Roma, una fitta rete di linee metro sotterranee che permettono ai cittadini di raggiungere qualsiasi punto della città che si estende in un’area ancora più estesa di quella occupata dai 15 municipi della Capitale. E non basta la Tube, perché in superficie circolano ben 8795 bus, sopra lo standard Euro 6, di cui 3845 elettrici o ibridi.

Necessità di un trasporto pubblico efficiente e capillare - Alzare il prezzo del biglietto del trasporto pubblico è una misura che da sola non sarà sufficiente, perché va garantito un servizio efficiente e adeguatamente strutturato per il territorio.

Ci auguriamo, dunque, che questa misura sia parte di una strategia più sostenibile che integri diverse soluzioni necessarie per rendere la mobilità romana, e italiana più in generale, meno dipendente dall’auto privata e dal consumo dei combustibili fossili che alimentano crisi climatica ed energetica. E forse, a quel punto, saremo tutti disposti a pagare, anche molto di più di oggi, un biglietto per un trasporto pubblico davvero efficiente.
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