La riforma fiscale rientra tra le azioni chiave per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese, fa parte di quell’insieme di riforme destinate ad accompagnare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Entro il 31 luglio è attesa la Legge delega, oggi la certezza è che nuove tecnologie e assunzioni contribuiranno alla lotta contro l’evasione fiscale.
Il 31 luglio è il termine di attesa della Legge delega elaborata dal Governo sulla Riforma fiscale. Secondo il Piano, la base di quest’ultima è rappresentata dalla proposta del Parlamento, che dovrà essere elaborata entro la metà dell’anno corrente.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dedica un piccolo spazio alla Riforma fiscale nella Parte 2 (Sezione 2A “Le Riforme”), senza offrirne un quadro dettagliato.
In particolare, definisce l’intenzione di effettuare un intervento complessivo che parta da un’analisi operata da esperti in materia fiscale, e che abbia come obiettivo principale la definizione di un sistema certo ed equo. Secondo il piano:
- è auspicabile la raccolta della legislazione fiscale in un testo unico, integrato e coordinato con le disposizioni normative speciali, da far confluire in un unico codice Tributario;
- le nuove regole dovranno essere caratterizzate da una stabilità duratura nel tempo, per evitare che gli operatori del settore debbano continuamente adattarsi a cambiamenti normativi;
- si potrebbe pensare a una possibile revisione dell’Irpef, con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo e di ridurre gradualmente il carico fiscale, preservando la progressività e l’equilibrio dei conti pubblici.
Nonostante l’esposizione di questi punti, il Piano offre un quadro poco dettagliato. Probabilmente per scelta, lasciando ampio spazio al Parlamento, che si pronuncerà per primo, anche in seguito alla conclusione dell’indagine conoscitiva riforma IRPEF.
Se su questi cambiamenti il Piano offre un quadro quasi generico, sulla lotta all’evasione fiscale sembra esserci qualche dettaglio in più.
Come abbiamo già visto in un precedente articolo del Quotidiano, l’attività del Fisco sarà rivoluzionata dall’Intelligenza Artificiale, la quale verrà utilizzata per la lotta contro l’evasione fiscale. Secondo quanto esposto dal Piano, infatti, l’intenzione è quella di intensificare l’attività di analisi dei dati che si hanno a disposizione per individuare preventivamente o tempestivamente posizioni da sottoporre ad accertamento fiscale.
Attraverso tecniche sempre più avanzate come machine learning, text mining e analisi delle relazioni verranno realizzati progetti di analisi avanzata dei dati per diminuire il tax gap, letteralmente “divario di tasse” che sta a indicare la differenza tra quanto è dovuto e quanto è dato realmente.
Queste nuove tecnologie permetteranno, attraverso l’analisi dei dati, di monitorare la riforma elaborandola sulla base delle esigenze che saranno messe in rilievo dall’analisi stessa.
Queste nuove realizzazioni saranno inoltre, favorite da un ricambio di professionalità per affrontare in modo adeguato i compiti di una moderna Amministrazione Finanziaria, anche e soprattutto attraverso l’assunzione di personale dotato di competenze adeguate nell’analisi avanzata di dati, nell’informatica e nel controllo fiscale sia dei fenomeni interni sia transnazionali. Saranno selezionate figure esperte in fiscalità internazionale, informatici, ingegneri ed esperti in diritto ed economia.