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Con l’art. 7‐bis del D.L. 22.10.2016, n. 193, conv., con modif., dalla L. 1 dicembre 2016, n. 225, il Legislatore ha introdotto una prima definizione degli indici sintetici di affidabilità fiscale in attesa di un successivo intervento normativo mirato a sistematizzare la materia. Con l’art. 9‐bis de

Con decreto del 23 aprile pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.102 del 04-05-2018 il ministero dell’Economia e delle finanze ha approvato la revisione congiunturale speciale degli studi di settore per il periodo d’imposta 2017. L’intervento correttivo trova il suo appiglio normativo

Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate di ieri 3 maggio 2018 prot. n. 90727/2018 sono state apportate modifiche alla modulistica degli studi di settore e dei parametri approvati lo scorso 31 gennaio e da utilizzare per il periodo di imposta 2017. Il quadro F – Elementi contabili

La legge di bilancio 2017 aveva previsto l’introduzione dei c.d. ISA ovvero “Indici sintetici di affidabilità fiscale” i quali avrebbero dovuto trovare applicazione in luogo dei precedenti studi di settore come strumento di controllo dei contribuenti nelle mani dell’amministrazione finanziaria. C

Il 6 luglio 2018 l’Agenzia delle Entrate ha divulgato la circolare n. 14/E attraverso la quale ha fornito ulteriori chiarimenti in ordine all’applicazione degli studi di settore e dei parametri per il periodo d’imposta 2017. Si ricorda che già con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle

Come per i precedenti periodi d’imposta, anche per il 2017 l’Agenzia delle entrate ha emanato la circolare n. 14/E del 6 luglio 2018, riguardante le novità in materia di studi di settore e parametri. La maggior parte delle novità è dedicata al nuovo regime di cassa, essendo, il 2017, il primo anno

Le imprese che hanno dichiarato di esercitare l’attività in forma di coop a mutualità prevalente assenti nel relativo albo, come vengono segnalate?

Per promuovere l’adempimento spontaneo dei contribuenti soggetti agli Studi, arrivano le comunicazioni dei riscontri tramite strumenti veloci e tecnologici: online, email, PEC e sms. Con Provvedimento del 18 giugno 2018, infatti, sono state individuate ed elencate le possibili tipologie di anomalie

Come ogni anno, in piena ‘tempesta redditi’, ci si ritrova anche a dover gestire le segnalazioni di anomalia relative agli Studi di Settore. Stanno pervenendo in questi giorni, via PEC, i relativi avvisi. Le comunicazioni sono inviate dall’Agenzia delle Entrate e riportano “nell’ambito di un dial

Che gli studi di settore, sviluppati negli anni su una base dati implementata “per competenza”, potessero funzionare peggio del solito con i contribuenti “per cassa” era immaginabile. L’avevamo già evidenziato fin da subito, valutando le conseguenze della rivoluzione operata sull’articolo 66 del TUI