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L'esercizio del potere di autotutela non implica consumazione del potere impositivo, sicché, rimosso con effetto "ex tunc" l'atto di accertamento illegittimo od infondato, l'Amministrazione finanziaria conserva la potestà impositiva, incontrando i soli limiti del divieto od elusione del giudicato so

Premessa – Tra i vari strumenti deflattivi del contenzioso tributario, un posto di prima fila deve essere riservato all’autotutela, ossia a quella procedura di annullamento (d’ufficio o su richiesta del contribuente) di un atto impositivo ritenuto illegittimo, il tutto senza dover intentare ricorso

L’autotutela tributaria è il potere di autocorrezione dell’Amministrazione Finanziaria. Il procedimento di autocorrezione può essere attivato dall’Ufficio stesso - che quindi annulla l’atto in via autonoma - oppure su impulso del privato. In questo secondo caso è sufficiente che il cittadino present

Sussiste giurisdizione del giudice tributario anche in caso di impugnazione del provvedimento di diniego di autotutela. Fino ad oggi la Corte di Cassazione ha limitato tale impugnazione solo ai profili di legittimità del procedimento di autotutela, esclusa dunque la censura nel merito della pretesa.

Se il contribuente chiede l’annullamento in autotutela dell’accertamento, l'ente impositore ha l'obbligo non solo “giuridico” ma anche “morale” di emettere il provvedimento conclusivo, positivo o negativo che sia, del procedimento amministrativo, prima della scadenza del termine concesso al contribu

Per comprendere pienamente le modalità con cui l’autotutela può oggi essere richiesta dal contribuente allo scopo di disinnescare pretese impositive avanzate nei suoi confronti dall’Amministrazione Finanziaria, è utile conoscere l’evoluzione normativa che detto istituto ha avuto nel corso degli anni

Se l'Ufficio finanziario riconosce alcuni errori nel proprio accertamento e annulla parzialmente l’atto in via di autotutela, i termini per impugnare decorrono dalla notifica dell’atto originario poi corretto o dalla comunicazione delle correzioni pro contribuente?

Come noto, l’“autotutela” è il potere di autocorrezione dell’Amministrazione. Quest’ultima, se prende atto di aver commesso un errore, ha l’obbligo (e non la facoltà) di annullare il proprio operato senza necessità di attendere la decisione di un giudice. L'unico limite all’annullamento in autotutel

Con una recente sentenza, la n. 698 del 19 gennaio 2010, la Cassazione ha deliberato che l’Amministrazione Finanziaria, come qualsiasi altra Amministrazione Pubblica, deve risarcire il contribuente costretto ad adire le vie legali, e quindi a subire le spese connesse al ricorso, nel caso non interve