20 gennaio 2016

Crediti inesistenti. Sanzioni e ravvedimento

Fiscal News n. 12 - 2016

Gli avvisi di recupero dei crediti d’imposta sono lo strumento idoneo che può utilizzare l’Amministrazione per contestare l’utilizzo in compensazione di crediti inesistenti ed è stata introdotta per contrastare il fenomeno delle compensazioni fittizie. Gli avvisi di recupero dei crediti d’imposta devono essere emanati, almeno sino alle innovazioni apportate dal D.L. 78/2010, dalla Direzione provinciale di domicilio fiscale del contribuente. Tuttavia, è stato previsto che, per determinate funzioni, la competenza all’emanazione degli accertamenti “automatizzati” può essere attribuita a strutture dell’Agenzia delle Entrate appositamente delineate1. Le suddette strutture sono il Centro operativo di Pescara e la sua sede distaccata di Reggio Calabria.
In particolare, nel presente lavoro, si tratterà della problematica relativa all’utilizzo di crediti d’imposta esistenti ma non disponibili per la parte eccedente al limite massimo di compensazione annuale o non utilizzabili in quanto non è stata ancora presentata la dichiarazione IVA e della possibilità di sfruttare l’istituto del ravvedimento operoso.
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