18 ottobre 2018

Detrazioni pensionati: i chiarimenti dell’INPS

Come rinunciare o chiedere l’applicazione di una aliquota maggiore

Autore: Redazione Fiscal Focus
L’INPS, con il messaggio n. 3806 del 15 ottobre 2018, ricorda che i beneficiari delle prestazioni pensionistiche e previdenziali devono presentare annualmente la comunicazione utile a richiedere:
  • la rinuncia all’applicazione dell’aliquota più elevata degli scaglioni annui di reddito;
  • il non riconoscimento, in misura totale o parziale, delle detrazioni d’imposta per reddito di cui all’articolo 13 del TUIR.

In assenza di esplicita comunicazione, l’Istituto, in qualità di sostituto d’imposta, applica le aliquote per scaglioni di reddito e riconosce le detrazioni d’imposta in base del reddito erogato.
La richiesta può essere inoltrata all’Istituto compilando l’apposita dichiarazione on line dal sito www.inps.it tramite il servizio dedicato “Detrazioni fiscali – domanda e gestione”.
A partire dal 15 ottobre 2018 è possibile acquisire anche le richieste anche per l’anno d’imposta 2019.

Detrazioni lavoro dipendente ed assimilati

Le detrazioni da lavoro dipendente sono riconosciute dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi in misura variabile a seconda di determinate condizioni.
Le detrazioni spettano per tutti i giorni nei quali normalmente si percepisce retribuzione, e quindi i giorni di lavoro effettivo, le festività e anche i riposi settimanali. Esclusi sono, appunto, solo i giorni di permesso non retribuiti. Il calcolo, è bene inoltre sapere, viene fatto su 365 giorni, anche in caso di anno bisestile.
L’importo delle detrazioni, inoltre, non diminuisce in caso di lavoro part-time orizzontale, verticale o ciclico.

Calcolo delle detrazioni

La formula per il calcolo è diversa a seconda del reddito percepito. Nel caso più semplice, se il reddito complessivo non è superiore a 8.000 euro, le detrazioni da lavoro dipendente sono pari a 1.880 euro. Tale cifra va però rapportata al numero di giorni nei quali si è lavorato, tenendo comunque presente che l’importo non può scendere al di sotto dei 690 euro per contratti a tempo indeterminato e 1.380 euro per contratti a tempo determinato.

I lavoratori che percepiscono un reddito che va dagli 8.000 ai 28.000 euro devono calcolare la detrazione sommando a 978 euro il prodotto tra 902 euro e l’importo corrispondente al rapporto tra 28.000 euro, diminuiti del reddito complessivo, e 20.000 euro.
I lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito compreso tra i 28.000 e i 55.000 euro, invece, devono calcolare le detrazioni moltiplicando i 978 euro per il rapporto tra 55.000 euro, diminuiti del reddito complessivo, e 27.000 euro.
I lavoratori che, infine, percepiscono un reddito complessivo superiore a 55.000 euro, non hanno diritto a nessuna detrazione Irpef da lavoro dipendente.
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